Il Golden Foot celebra Juan Sebastian Veron: l'ex Lazio è la terza leggenda del Golden Foot Legend Award
Juan Sebastian Veron è la terza delle quattro leggende selezionate per il Golden Foot Legend Award. La Brujita argentina lascerà la sua impronta sulla famosa Champions Promenade dì Montecarlo, consegnandosi all’immortalità del calcio.
Come riporta il comunicato ufficiale, la Commissione del Golden Foot comunica che Juan Sebastian Veron verrà insignito del Premio Golden Foot Legend Award. L’attuale vice-presidente dell’Estudiantes, ex centrocampista di Sampdoria, Parma, Lazio, Chelsea, Manchester United ed Inter, nonché icona della Nazionale argentina riceverà l’importante riconoscimento il 21 dicembre 2022 in occasione della Cerimonia Finale che si terrà presso il Grimaldi Forum di Montecarlo.
Il Golden Foot è un prestigioso riconoscimento internazionale assegnato ogni anno, dal 2003, al calciatore distintosi per qualità, prestazioni individuali e di squadra. Ideato e organizzato dal World Champions Club del Principato di Monaco, con il patrocinio del Principe Alberto II, il premio può essere vinto una sola volta e per essere tra i candidati del Golden Foot gli atleti, oltre a dover essere ancora attivi, devono aver compiuto almeno 28 anni. Il vincitore del Golden Foot Award entra di diritto nella Hall of Fame della storia del calcio, un’immortalità sancita dalle impronte dei piedi che il campione lascerà sulla Champions Promenade sul lungomare del Principato di Monaco, un luogo “sacro” dove ammirare anche le impronte dei più grandi campioni di tutti i tempi.
Sebastian Veron nasce il 9 marzo 1975 a La Plata. La Brujita inizia la propria carriera nell’Estudiantes, club che rese celebre papà Ramon, la Brujia, vincitore di tre Copa Libertadores consecutive. A 19 anni è già titolare con i biancorossi. Due anni di ambientamento, quanto basta per convincere il Boca Juniors a puntare su di lui; 17 presenze e 4 reti con i “Genovesi d’Argentina” attirano l’attenzione della Genova blucerchiata: la prima esperienza in terra italiana sarà alla Sampdoria, alla corte di Sven Goran Eriksson.
Uno dei migliori centrocampisti della sua generazione, grandi doti balistiche, ottima visione di gioco, eccellente in fase di impostazione e in fase di rottura. I primi trofei arrivano con la maglia del Parma (una Coppa Italia e una Coppa Uefa), ma il meglio deve ancora venire: la Lazio di Cragnotti infatti scommette su di lui che ricambia con 14 reti e contribuisce al trionfo in campionato (2000) e ai successi in Coppa Italia (1999-2000), in Supercoppa Uefa e in Supercoppa Italiana (2000). Ad impreziosire la bacheca italiana gli importanti traguardi raggiunti con la maglia dell’Inter con cui Veron vincerà un altro scudetto (2005-2006), due Coppe Italia (2004-2005, 2005-2006) e una Supercoppa Italiana, quest’ultima ottenuta contro la Juventus grazie ad una sua rete realizzata nei tempi supplementari. L’esperienza nerazzurra verrà preceduta da una doppia avventura inglese con le maglie di Manchester United (Campione d’Inghilterra nella stagione 2002-2003) e Chelsea.
Eletto per ben due volte (2006, 2009) calciatore argentino dell’anno, Juan Veron ha indossato la maglia dell’Albiceleste dal 1996 al 2010, conquistando un argento olimpico (Atlanta 1996) e un argento nella Copa America 2007. Proprio in Argentina concluderà la sua carriera nel club in cui tutto è iniziato, l’Estudiantes de La Plata, in cui fa in tempo a vincere una Copa Libertadores (2009). Dopo una breve esperienza da direttore sportivo, Veron ha ricoperto anche l’incarico di presidente del Club. Attualmente è vice-presidente.