Un misto di amarezza per la stagione precedente, in cui lo scudetto era volato via tra situazioni discusse e un calo generale che ha portato il Milan sopra alla Lazio, e di adrenalina per la vittoria della Supercoppa Europea contro il Manchester Utd accompagnava una stagione, quella del secondo scudetto, sofferta dal primo minuto di Lazio-Cagliari all'ultimo di una gara in cui i biancocelesti centravano ben poco ma che determinò la vittoria del secondo storico scudetto: Perugia-Juventus. La rete di Alessandro Calori di fatto consegnò il secondo titolo alla Lazio dopo settimane di fatti discussi, uno su tutto il gol annullato a Cannavaro, allora al Parma, contro la Juventus, e lo spettro di uno spareggio storico. Una stagione "da Lazio", ma il cui ricordo è quanto mai dolce in un percorso che inevitabilmente vede alcuni gol diventati simbolo di quella stagione. Ve ne raccontiamo 5.

Il bolide di Almeyda da centrocampo

Era solo la quarta giornata ma la Lazio aveva già siglato la perla della stagione: questa portava la firma di Almeyda. Solo 3 minuti dopo il gol dell'1-1 da parte del Parma, che aveva pareggiato il gol di Salas, il centrocampista argentino coglie al volo, da una posizione impensabile per un tiro di quel tipo, un rilancio degli avversari. Il tiro scavalca tutti, compreso un perplesso Buffon che nulla poteva fare su quel tiro. La rete consegnerà i tre punti su un campo difficilissimo e da cui i biancocelesti uscirono vittoriosi anche l'anno precedente con un'altra perla: il tacco di Mancini.

Almeyda dopo aver siglato il gol contro il Parma

Il gol di Pancaro allo scadere a San Siro

Ottava giornata e già un secondo papabile scontro diretto per lo scudetto: Inter-Lazio, salvo poi rivelarsi un flop la stagione dei nerazzurri. Il campo era tutt'altro che una passeggiata, ma negli anni passati i biancocelesti erano riusciti ad imporsi in più di un'occasione: la stagione precedente vide infatti un dominio della Lazio su quel campo che la portò anche sull'1-5 all'inizio del secondo tempo in una gara che vide poi solo altri due gol dei nerazzurri. Musica diversa la gara dell'anno successivo, che vedeva una porta stregata e una Lazio che non riusciva a imporsi segnando il gol che avrebbe pareggiato la rete di Zamorano. Ecco che però la rete della gioia arriva al 90esimo da chi meno te l'aspetti: sui rivolti di un calcio d'angolo Pancaro indirizza la palla in rete portando la gara sul risultato di 1-1 e facendo tirare un respiro di sollievo ai biancocelesti.

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Ancora Pancaro, ancora Inter

Sempre lui, ancora contro l'Inter. Non segnava dalla gara di andata, da quella rete che consegnò il pareggio al 90esimo. Eppure il fato a voluto che fosse ancora Pancaro a riprendere una gara complicata come quella dell'andata, questa volta all'Olimpico. La rete è arrivata, questa volta, all'88esimo. Ma non cambia la validità del gol: il 2-2 è conquistato e un altro punto preziosissimo è in cassaforte. Degnò di menzione anche il precedente gol di Inzaghi, protagonista anche in quello del pareggio, che ha portato a -1 il conteggio di una gara in cui i nerazzurri si stavano imponendo all'Olimpico per 0-2.

Veron su punizione e il derby è biancoceleste

Due erano i preludi a un derby delicatissimo: riscattare il 4-1 dell'andata e riaccendere la corsa scudetto, che a causa di un solo punto nelle ultime gare stava lentamente svanendo. Ma con una perla di Veron, non l'unica della stagione, su punizione tutto va per il meglio. In quei tre minuti, iniziati con il pareggio di Nedved e conclusi con questa punizione, i biancocelesti ribaltarono il derby sbloccato al terzo minuto da Montella portando a casa tre punti utilissimi.

L'esultanza di Veron dopo la punizione del derby

Simeone e "siamo a -3"

Un altro gol storico, probabilmente quello che mise definitivamente in discussione tutto e che valse la metà di quello scudetto, è l'incornata di Simeone. Il suo colpo di testa che si piazza alle spalle di Van der Sar fa volgere lo scontro diretto a favore dei biancocelesti portandoli a soli tre punti dalla Juventus capolista.

L'esultanza di Simeone al gol che portò la Lazio a -3 dalla Juventus

Extra: il gol scudetto di Calori

Un accenno lo abbiamo già fatto, ma giusto dedicare questa sezione anche al gol che valse lo scudetto della Lazio. Al minuto 49 della gara, dopo diverso tempo di attesa a causa di una pioggia che non volevo diminuire, Calori calcia in porta una respinta di Antonio Conte regalando così un'esplosione di gioia allo stadio Olimpico in cui i laziali attendevano solo notizie da Perugia. Il 3-0 contro la Reggina, in una gara allungata da un tentativo di attesa per la gara della Juventus, fu una partita sostanzialmente bloccata e chiusa da Simeone una manciata di minuti dopo la ripresa. Poi la snervante attesa che si concluse alle "18 e 4 minuti" di quel 14 maggio del 2000 che regalò il secondo scudetto della storia alla Lazio.

Il gol dello scudetto biancocelesti siglato da Alessandro Calori
23 anni dal 14 maggio 2000: Lazio Campione d'Italia per la seconda volta
"L'attesa. L'urlo di gioia. Il secondo scudetto": la Lazio ricorda il trionfo del 2000