Il Messaggero | Lazio, Maximiano sbarra la porta. L'Arsenal rilancia per Sergej
Porte a incastro, un colpo di scena dietro l’altro. Stavolta il rebus fra i pali però sembra quasi risolto. Con buona pace di Sarri, poco convinto, avanza Luis Maximiano, offerto due mesi fa dal procuratore Mendes a Formello, e balzato in pole con uno scatto dell’ultimo minuto. Da tempo il Granada retrocesso aveva dato l’ok al prestito oneroso con diritto di riscatto (intorno ai 12 milioni), ma sino a domenica Sarri insisteva ancora sui suoi preferiti in rigoroso ordine gerarchico. Il primo sogno era Kepa (disposto a ridursi a 2,5 milioni lo stipendio), da gennaio Carnesecchi - sponsorizzato da Buffon – lo aveva superato. L’ostinazione dell’Atalanta a non cederlo sotto i 18 milioni aveva spinto la Lazio a virare su Vicario, bloccato sabato scorso con l’Empoli per 13 milioni più 2 di bonus.
Con l’investimento importante sul portiere friulano, Sarri dovrebbe però accettare al massimo un vice a costo zero fra Adrian e Asenjo. Invece, con l’occasione Luis Maximiano, Lotito si può permettere di investire 3-4 milioni su Provedel con lo Spezia (favorito) oppure sull’alternativa (altrettanto gradita) Terracciano. “Secondi” affidabili anche per scongiurare eventuali cadute o difficoltà di ambientamento del 23enne Luis Maximiano. Uno sì nel giro della Nazionale portoghese, ma dell’Under 21. Nettamente dietro il romanista 34enne Rui Patricio, che si appresta ad essere suo “nemico” nel prossimo derby capitolino. Alto 1.90, abile coi piedi per il gioco da dietro, ma spesso persino troppo sicuro. I preparatori dei portieri biancocelesti lo hanno già studiato in video, dovranno lavorarci parecchio. Per questo va chiuso in fretta e furia il cerchio, proprio per iniziare il prima possibile a catechizzarlo ad Auronzo.
SIRENE CONTINUE - Spilungoni nuovi, ma i tifosi sperano di non dover rinunciare al loro “vecchio” gigante fenomeno. Fra quattro giorni è atteso in ritiro Milinkovic, insieme agli altri compagni reduci dalla Nations. Restano nell’aria assordanti sirene per il serbo. L’Arsenal non lo molla affatto, ha già offerto 55 milioni e - assicurano in Inghilterra - è pronto a un ulteriore rilancio. I contatti con l’agente Kezman proseguono, si è defilato lo United, ma ora Milinkovic vuole uscire allo scoperto con Lotito, che pretende almeno 65 milioni per cederlo.
Sarri è disposto a lasciarlo partire perché se lo merita e perché così potrebbe avere un terzino sinistro (Emerson Palmieri e spunta Valeri della Cremonese), ma anche ricostruire un centrocampo intero. Loftus-Cheek rimane il suo chiodo fisso, con il fedelissimo Allan c’è un costante contatto. Tare propone Susic del Salisburgo. Ivan Ilic è invece il sostituto designato di Luis Alberto per cui il Siviglia è fermo all’offerta di 16 milioni, nonostante il ds Monchi sia categorico: «Non c’è nulla, nessuno scambio con Torres al momento». Lotito ieri sera ha scherzato col Mago («Non ti preoccupare di ciò che dice la gente, qui comando io»), ma non vuole comunque contropartite dal club andaluso, solo 25 milioni, perché il 30 per cento delle cessione andrà girato al Liverpool. Sarri spera in un maxi-incasso, anche perché nella sua mente non è mai tramontato nemmeno l’ex Zielinski, rimasto all’ombra nell’ultimo anno sotto il Vesuvio. Il Messaggero/Alberto Abbate