TuttoSport | Luis Alberto, è amore: la Lazio e Sarri non possono più farne a meno
Le polemiche, i mal di pancia, i rumors che lo volevano lontano da Formello a fine stagione, magari al Milan che cercava un erede i Calhanoglu. E poi il ritardo di qualche giorno dal raduno estivo che sembrava veramente la parola fine a una storia d'amore durata cinque anni. Poi Luis Alberto ci ha messo una partita e mezza a riprendersi la Lazio con gli interessi e visto lo spagnolo con lo Spezia, il Milan farebbe bene a cautelarsi. I primi 45 minuti nella ripresa contro l'Empoli, giusto per tornare a pieni giri dopo mezza preparazione saltata e scontare un piccolo dazio con lo spogliatoio, come Sarri insegna. Ma poi i 90 minuti contro lo Spezia che lo hanno riconsegnato al tabellino e alla classifica degli assist. Lo scorso anno aveva prediletto più la fase realizzativa, perdendo un po' di vista il suggerimento al compagno e cedendo lo scettro a Milinkovic. Dopo il secondo assist, si è avvicinato a Immobile e gli ha sussurrato all'orecchio: "Sono tornato a farti segnare eh, siamo già a due...". Poi la perla per Hysaj e infine la sua rete a distanza. Insomma, il Luis tuonante è tornato. E anche se le sue uscite spesso fanno imbestialire il patron Claudio Lotito, né la Lazio né Maurizio Sarri vogliono (possono) farne a meno. Del resto, ha un contratto in scadenza nel 2025 e per adesso va bene così. Si era messo in testa di cambiare aria, come l'amico Correa. Ma il mercato al ribasso ha indotto la Lazio a tenere la barra dritta: se il Mago va via, solo a cifre da capogiro. Il resto lo ha fatto Sarri, che appena insediatosi ha subito dettato le sue poche regole. Una di queste prevedeva la permanenza dello spagnolo, anche se lo stesso Sarri all'esordio con l'Empoli lo aveva tenuto in panchina, anche un po' per far capire che l'errore del ritardo al raduno non poteva essere ripetuto una seconda volta. TuttoSport.