CONFERENZA Sarri: "Contenti per il popolo laziale. Romagnoli nato per giocare così, bene Hysaj"
La Lazio batte la Roma 1-0 con la rete di Zaccagni e si aggiudica il secondo derby della stagione. Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri, in conferenza stampa, ha commentato il successo: "Se qualcuno pensa di potersi abituare al derby, sbaglia; anzi, più sei in un ambiente, più lo senti. Le mie squadre hanno giocato in grandi stadi e prima della gara ho sempre dormito, stanotte ho fatto fatia. Sono contento per il risultato, soprattutto per il popolo laziale. Mourinho? Lasciamo stare, non c'è niente da rispondergli, a me sta anche simpatico: siamo felici, non vogliamo fare polemica. L'espulsione loro? Ci può aver agevolato, ma i dati tra il prima e il dopo rosso, sono simili. Difesa? Ero convinto di poter fare meglio dello scorso anno, ma forse non immaginavo così; Romagnoli sembra nato per giocare così ed è una guida anche per gli altri, che sono cresciuti molti. Voglio spendere due parole anche per Hysaj, che è molto contestato e,mentre lo scorso anno le critiche ci potevano stare, quest'anno è uno dei migliori. Sulla carta ora abbiamo un calendario difficile, ma comunque i conti si fanno alla fine. La Roma ha un gruppo compatto, si alzano tutti, hanno questo modo di reagire quando succede qualcosa e noi dovevamo essere bravi a non finirci dentro; potevano venire fuori molti cartellini da questa gara. Zaccagni senza Nazionale? In questo momento riposarsi un po' gli fa molto bene. Le avversarie in Coppa può portarci un vantaggio, ma ci sono tanti fattori a cui far fronte. Come ho motivato il gruppo? Ieri e oggi non ho parlato della scorsa sfida ma ho detto che questa era una gara dal valore doppio e dovevamo scendere in campo a lottare per il nostro popolo; il mio è stato un martellamento da ieri, poi sono stati bravi i ragazzi. In campionato un minimo di continuità si sta vedendo, a sensazione credo che inconsciamente la squadra abbia dato priorità agli obiettivi di campionato, mi era accaduto anche al Napoli ma lì era una decisione conscia".
