TMW | Dal Lecce al Lecce: in un girone è rinato Luis Alberto. Ora ipotesi regista
All’inizio di gennaio, nella sconfitta in trasferta di Lecce (2-1 per i giallorossi), Luis Alberto non c’era. Ufficialmente per un fastidio al ginocchio, ma - considerando il feeling mai sbocciato con Sarri e la delusione per lo scarso impiego nella parte iniziale di anno, con le voci di mercato che si rincorrevano - tutti pensavano a un’esclusione dovuta a una sua imminente cessione. Insomma, per farla breve: Luis Alberto sembrava essere un oggetto estraneo al progetto della Lazio. Nessun infortunio, magari un ‘mal di pancia’. Invece chi pensava male si sbagliava, perché Luis Alberto aveva veramente dolore al ginocchio. Tanto che una volta recuperato non è più uscito dal campo.
Da Lecce a Lecce, lo spagnolo ha giocato tutte le partite di campionato. Nessuna panchina, saltando solo 78 minuti su 1620 complessivi, con 2 goal e 4 assist. È diventato imprescindibile per Sarri che più volte ne ha elogiato l’applicazione, il sacrificio oltre che le sue qualità tecniche, quest’ultime mai messo in discussione da nessuno. È diventato un allenatore in campo, Luis Alberto, non più genio e sregolatezza, ma il primo che si avvicina a Sarri durante la partita per capire posizioni e cosa migliorare.