Massimo Taibi, ex portiere adesso ds, ha concesso un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport come riporta TWM, in cui ha parlato del gol di Ivan Provedel della scorsa sera durante la prima partita di Champions League contro l'Atletico Madrid. Queste le sue parole: "Penso che il 90% di chi passa una carriera tra i pali si chiede come sia la felicità per un gol segnato e vorrebbe tanto provarla. Quando si neutralizza un rigore o si fa un grande parata, il portiere spesso lancia un urlo di rabbia. Esultare per un proprio gol è diverso. Ho visto che Provedel si è messo a correre, come feci io. È un’emozione inattesa quanto forte e non sai come esprimerla... Ora i tifosi gli chiederanno di andare in avanti quando occorre... Ma lui sa che deve pensare solo a parare. Conosco bene Ivan: meticoloso, pignolo e critico con se stesso. Ha fatto tanta gavetta. Ora è nel giro della Nazionale e sono sicuro che avrà le sue chance. Rispetto ai miei tempi ora è più difficile fare il portiere: devi esser bravo con i piedi. Immagino che già dopo il gol Ivan stava già pensando alla successiva partita: è fatto così. Però la gioia di un gol segnato te la porti per sempre ed è bello che la gente poi si ricordi di quella prodezza anche nel tempo".  
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