Esplosività. Freddezza. Ambidestro. Tre caratteristiche che forse introducono al meglio Gustav Isaksen, il nuovo acquisto dei biancocelesti già, peraltro, conosciuto all'interno dell'ambiente. L'esterno offensivo, infatti, ha siglato due gol contro la Lazio nelle due partite giocate contro i biancocelesti nell'ultima edizione di Europa League. La gara di andata, terminata 5-1 per i danesi, vide l'esterno come una pedina inarrestabile nello scacchiere del Midtjylland: molte fughe, una traversa piena (preludio del primo gol), due rigori conquistato e il gol proprio sugli sviluppi di uno di questi. Nella gara di ritorno, vinta dai biancocelesti all'Olimpico per 2-1, vide l'esterno aprire le danze dopo aver recuperato sulla trequarti un pallone perso da Gila, siglando sullo stretto un gol dal limite.

Come si racconta, il profilo sarebbe stato preferito da Maurizio Sarri a Karlsson. Questa eventualità non sorprenderebbe: il secondo agisce principalmente, infatti, sull'out di sinistra a differenza di Isaksen che, per l'appunto, ambidestro può adattarsi in entrambe le posizioni, rientrando in entrambi i casi e fornendo delle maggiori soluzioni. Peraltro la sua giovane età (22 anni compiuti ad aprile) permetterebbero una crescita ancor più grande all'interno degli schemi di Maurizio Sarri alle spalle di elementi quali Felipe Anderson, Pedro e Zaccagni. Una scommessa sulla quale puntare per non lasciarsi sfuggire un possibile talento.

Tra le sue armi migliori Isaksen, come abbiamo anticipato prima, possiede esplosività e freddezza. La prima gli permette degli scatti importanti e la forza di poter cambiare il ritmo delle azioni di squadra andandosi a liberare degli spazi importanti e creando anche diverse situazioni di superiorità numerica. La seconda, invece, è una caratteristica importantissima specialmente per un giovane della sua età: Isaksen ha infatti la capacità di pensare alla miglior soluzione in un momento di difficoltà riuscendo a mantenere così la lucidità. Il gol fatto all'Olimpico è infatti uno degli esempi più lampanti. Nel giro di pochissimi secondi, quelli che aveva a disposizione, l'esterno ha insaccato dal limite controllando il pallone tra Marcos Antonio e Romagnoli.

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L'attaccante può far bene alla Lazio, la base è solida e la possibilità di lavorarci anche. Dalla sua parte, prendendo in considerazione la passata stagione, ha anche i numeri: in 32 gare ha infatti segnato 18 reti nel campionato danese. Dei numeri fortemente migliorati rispetto a quelli delle passate stagioni, dove ha messo a segno 5 reti in 30 gare e una sola in 22 presenze. Una stagione di crescita importante, la sua, a cui proverà sicuramente a dare continuità.

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