Castellanos oggi

Attaccante della Lazio e della nazionale argentina. I suoi sogni ora si stanno realizzando: ha conquistato la fiducia sia di Baroni che di Scaloni, grazie ai suoi tiri e gol. Se l'anno scorso tutto sembrava un’illusione, ora è diventato realtà. Senza la pressione di Ciro Immobile, Taty è passato dall'essere inconsistente a decisivo. Dopo il gol contro il Venezia, è arrivata la prima convocazione in nazionale, e dopo quello contro il Milan, ha raggiunto l'Albiceleste, debuttando il 6 settembre nella vittoria per 3-0 contro il Cile. Ieri è tornato a Roma, carico di entusiasmo, e oggi sarà in campo per il doppio allenamento. Si prepara ad affrontare il Verona con ancora più energia. Castellanos ha dimostrato costanza, essendo l'unico a non aver mai deluso finora, neanche contro l’Udinese, e vuole continuare a provare di essere un vero bomber, con il giusto istinto sotto porta. Due obiettivi lo attendono, apparentemente semplici, ma importanti per chi è stato criticato con l’etichetta di "non segna abbastanza". Taty non ha mai segnato in due partite di fila in Serie A e cercherà di rompere questo tabù dopo la rete contro il Milan. L'ultima volta che c’è riuscito è stato al Girona, tra aprile e maggio 2023, con quattro gol consecutivi. Ora ha già segnato contro Venezia e Milan, due volte all'Olimpico, e lunedì contro il Verona avrà una grande occasione per trovare il terzo gol.

La classifica

Attualmente Castellanos è secondo solo a Kvaratskhelia tra gli attaccanti per tiri tentati: 17 per il georgiano, 14 per Taty. Cinque dei suoi tiri hanno centrato la porta, con solo Kvara (6), Thuram e Zapata (7) che hanno fatto meglio. Questo dimostra la sua crescita come centravanti. Prima pensava troppo prima di tirare, ora sta agendo con maggiore istinto. Il suo repertorio è sempre stato vario, mancava solo il momento giusto per concludere. Castellanos si sentiva un sostituto, ma ora non lo è più. Gli attaccanti possono essere "boe", che fanno da perno, o "cobra", letali sotto porta. Taty si è fatto apprezzare nella prima veste lo scorso anno, ma ora è sempre più indispensabile nella seconda. Ora è lui il padrone dell'area e deve continuare a esserlo. "Testa alta e avanti..." è stato il suo messaggio per chiudere la parentesi con l’Argentina e tornare concentrato sulla Lazio.

La coppia 

Baroni ha modellato una Lazio adatta anche a Castellanos, più offensiva. Ha rivalutato l'importanza dei cross: nelle prime tre giornate, nessuna squadra ne ha fatti di più. Ha affiancato Dia a Taty per supportarlo meglio in attacco e mantenuto gli esterni per creare più occasioni dalle fasce. Perso Luis Alberto e in attesa di Castrovilli, questa è la formula che dovrebbe portare più gol alla Lazio. Dia ha garantito pieno supporto a Castellanos fin dalla prima partita giocata insieme: "Posso muovermi dietro a Taty o fare il contrario". Si alternano i ruoli, con Dia pronto a fargli da spalla.

Il Corriere dello Sport

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