Ex Parma
Ex Parma

Sono in viaggio verso l'Olimpico, sono partito da Terni e vado a vedere Lazio-Ludogorets”. Così Stefano Morrone, ex centrocampista del Parma tra il 2007 e il 2013, contattato dalla redazione di Laziopress.it, per analizzare la sfida di domenica tra gli emiliani e i biancocelesti. Tanti i temi toccati, dalla crescita di Rovella all'emergere di Cancellieri, passando per gli obiettivi della stagione dei crociati. 

Si aspettava questo inizio di stagione da parte della Lazio, oltre che il successo riscosso fin qui da Baroni?

E' stato un inizio che ha colpito un po' tutti, per una squadra con un allenatore nuovo e figure diverse, che doveva partire non dico da zero, ma senza dubbio ci si aspettava un percorso differente. Per averlo costruito così velocemente il mister è stato davvero bravo: fa bene da anni con poche chiacchiere e molto lavoro”.

Da ex centrocampista vuole soffermarsi sulla crescita di Rovella?

Me lo ricordo avendolo affrontato nella Primavera del Genoa, io allenavo il Sassuolo: già lì ti colpiva per dinamismo e per saper stare sempre nel gioco. Mi colpì sia allora che oggi, chiaramente con più maturità ed esperienza grazie alle tante partite giocate. La sua crescita passa dal poter essere al centro di uno sviluppo, e ciò che sta facendo la Lazio gli calza a pennello”.

E' colpito da un altro calciatore in particolare?

Nuno Tavares, non lo conoscevo. E' una forza della natura, ha stupito tutti. Apprezzo tanto il suo modo di giocare: è trascinante e coinvolge anche il pubblico”. 

In prestito dalla Lazio il Parma ha prelevato in estate Cancellieri. Che idea si è fatto del calciatore? Lo vede più da punta o da esterno?

Si è ritrovato in un progetto giusto dove i giovani vengono valorizzati, con un allenatore che sfrutta bene calciatori di gamba, qualità e ripartenza, e Cancellieri è uno di questi. Come Man e Mihaila si può adattare a diverse situazioni: per me può giocare ovunque nel reparto offensivo”.

Che stagione sarà per il Parma? Si attende una lotta per non retrocedere, o che possano venire fuori i valori di calciatori come Bonny e Man?

"Il Parma ha diversi nomi di qualità, giovani e molto bravi. Il campionato di Serie A è sempre molto complicato, ma il Parma è forte e strutturato, guidato da un allenatore con cui lavora insieme da anni. In campo c'è sempre organizzazione, poi la Serie A si vive anche per momenti, e in un campionato che si spaccherà inevitabilmente in due, il Parma farà il secondo.

Bonny è già pronto per una big?

Rispetto a quando giocavamo noi le modalità sono diverse. Oggi quando un ragazzo viene fuori si fa subito il passo veloce, mentre ai nostri tempi gradatamente si arrivava ad una grande. Al di là di questo, Bonny abbina forza e tecnica, è un calciatore forte cresciuto tanto negli ultimi due anni”.

Un ricordo di una sfida con la Lazio?

Ricordo un Lazio-Cosenza, eravamo in Serie B e giocammo a Roma in Coppa Italia. Perdemmo 2-1 contro la Lazio di Salas, Vieri e Mancini, nonostante una super gara fatta da noi all'Olimpico”.

Che partita si aspetta domenica?

Una sfida aperta, da tripla: gli emiliani giocano a viso aperto e sempre per vincere, come fa la Lazio. Mi aspetto occasioni e una gara bella da vedere”.

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