Laudrup e Isaksen. Un parallelo più che un confronto. Entrambi sono danesi, entrambi legati dai colori biancocelesti, ma il classe 2001 frena: “Le orme lasciate da Michael Laudrup sono grandi, forse troppo”. I paragoni vengono fatti principalmente dai media in patria dopo l’impresa con il Bayern Monaco. L’ex Midtjylland, nella magica notte europea, si è reso protagonista di una prestazione super, guadagnandosi il calcio di rigore che ha deciso la partita nella ripresa. Oltre a questo dettaglio fondamentale, ha portato a termine una prova coraggiosa, con tanti dribbling e accelerazioni continue.

Ad assisterlo sfrecciare sul prato dell’Olimpico c’era proprio l’ex stella danese Michael Laudrup, che in vesti di opinionista ha poi commentato: “Si sta ambientando bene e farà ancora meglio quando sarà padrone della lingua. Almeno per me è andata così. Ci possono volere 6, 7 oppure 8 mesi, ma una volta che ci riesci allora ti senti realmente parte del gruppo. Per me è stato complicato, nella mia Lazio ce n'era solo uno su 24 che conosceva l'inglese. Così mi sono messo a studiare per sentirmi uno di loro. Fa parte delle differenze culturali che si incontrano cambiando paese. Per me è stato un grande shock passare dall'ambiente sicuro della Danimarca a Roma, dove ti immergi davvero nel calcio. Lo fai in tutta Italia, ma qui in particolare è pazzesco. A proposito, un altro consiglio che do a Isaksen è di dire sempre che vuole battere la Roma nel derby”.

Immediata la risposta di Gustav, che ha replicato alla leggenda danese affermando di aver già seguito il consiglio: “Dal primo giorno ho iniziato a studiare italiano in modo intensivo, non ho mai cercato di parlare in inglese. E anche per me è stato uno sconvolgimento trasferirmi qui, ma è fantastico. Puoi sentire la passione dei tifosi e cosa significhi il calcio qui. Dio, il calcio e il cibo, queste sono le cose che contano. Vuol dire davvero tanto per la gente”.

Isaksen, passo dopo passo, sta migliorando sempre di più. È ancora un diamante grezzo, sta a Sarri riuscire a farlo brillare. L’unico gol segnato in campionato rimane quello con il Frosinone a dicembre, ora gli si chiede uno sforzo maggiore sotto porta. Ma il suo secondo timbro è nell’aria, nella speranza che possa arrivare presto, e magari già oggi nella sfida delicatissima con il Bologna

25° SERIE A | LAZIO-BOLOGNA 1-2 (18' Isaksen, 40' El Azzouzi, 78' Zirkzee)
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