CdS | Nessuno come Ciro, nessuno dietro a Ciro
Ciro Immobile, probabilmente, senza gli infortuni sarebbe in corsa per il titolo di capocannoniere con Osimhen. Ne ha già vinti 4 tra Lazio e Torino, la cinquina è riuscita solo a Nordahl negli anni 50.
Come Sarri, neanche Mancini può farne a meno. Oltre ad essere l'ottavo marcatore della Serie A di tutti i tempi, è anche l'unico centravanti italiano e il 23 marzo, salvo imprevisti, guiderà l'attacco azzurro a Napoli contro l'Inghilterra nel debutto delle qualificazioni europee per Germania 2024. L'ultima sfida con gli inglesi l'aveva saltata per infortunio, ma ci teneva a giocare. Il suo obiettivo è trasformare le critiche (eccessive) che riceve con la maglia della Nazionale in applausi, ha ancora diversi anni davanti.
Manca un mese alla partita dell'Italia: Raspadori si è stirato, Scamacca non gioca da metà gennaio, Kean alla Juve non ha continuità, Pinamonti non decolla e Belotti fatica. Sono tutti immaturi e non pronti, il calcio italiano non propone riserve a Ciro Immobile, che dunque guiderà nuovamente l'attacco da protagonista nello stadio in cui nel 2020 ha eguagliato il primato di Higuain (36 gol) vincendo la Scarpa d'Oro.
Con i suoi 9 gol è l'unico italiano in mezzo a tanti stranieri nella classifica marcatori di quest'anno: è seguito da Zaccagni (8), Orsolini (6), Barella e Frattesi (5).
Corriere dello Sport