Non c’è ancora un piano da seguire. La Lazio, a un mese dall’inizio del campionato, resta in balia degli eventi. I biancocelesti stanno subendo il mercato più che aggredirlo. Prima ancora della fine della stagione scorsa, Sarri aveva chiesto a Lotito che si chiarisse in fretta chi sarebbe stato ceduto e su chi il tecnico avrebbe invece potuto fare affidamento. In realtà si aspetta di capire cosa accadrà con Immobile. Il capitano della Lazio, considerando le offerte ricevute dall’Arabia e il rinnovo firmato da Luis Alberto, ha chiesto un aumento di stipendio a Lotito. Il presidente non ha intenzione di accontentarlo, anche perché - compiuti 33 anni a febbraio - è destinato a rendere meno di quanto non abbia fatto nelle sue prime stagioni. Proprio questo però fa sì che Immobile continui a ragionare sul futuro. La sua permanenza, insomma, non è affatto scontata. Dipenderà dalle proposte che arriveranno e, di conseguenza, non dalla volontà del club.

La Lazio intanto sta cercando il sostituto di Milinkovic- Savic: Sarri insiste per Zielinski, con il quale recentemente ha anche avuto un confronto telefonico. Il polacco sembra voler continuare a giocare in Italia, anteponendo così l’interesse dei biancocelesti alle offerte che pure lui ha ricevuto dall’Arabia. La Lazio però non affonda il colpo, Lotito temporeggia, affrontando il discorso - come da lui stesso sottolineato più volte negli ultimi mesi - nei ritagli di tempo fra un impegno politico e l’altro. Il presidente rischia così che anche questa trattativa dipenda da fattori esterni che non può controllare (come rilanci degli arabi o inserimenti di altri club). La stessa cosa valer per Berardi, del quale Sarri quasi quotidianamente chiede aggiornamenti. La Lazio, come ha fatto anche per altri giocatori (Marcos Leonardo del Santos e Amdouni del Baslea) aveva sondato la disponibilità del calciatore, ha trovato l’accordo, ma poi ha messo tutto in ghiaccio, prendendo tempo per ragionare.

Ieri intanto Valentín Castellanos si è sottoposto alle visite mediche a Roma. L’attaccante argentino deve però risolvere alcune incombenze burocratiche dovute al passaporto: essendo extracomunitario dovrà attendere il via libera per potersi trasferire in Italia e raggiungere la squadra ad Auronzo di Cadore. Al momento rischia addirittura di dover attendere la fine del ritiro, ma la società è già al lavoro per poterlo far aggregare entro la fine di questa settimana. Nulla di strano, quando si tratta di trasferimenti intercontinentali. Ma anche in questo la Lazio dipende da fattori esterni. Il tutto fa innervosire ulteriormente Sarri, che dovrà aspettare prima di poter istruire tatticamente il giocatore e riuscire quindi a inserirlo in squadra. I tempi si dilatano, e non aiutano allenatore e giocatori a preparare la prossima stagione nel migliore dei modi. D’altronde la Lazio al momento non ha ancora un piano da seguire. Sta vivendo il mercato in maniera passiva, senza aggredirlo. Restando in balia degli eventi. Corriere della Sera/Elmar Bergonzini

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