Un anno in prestito a Piacenza per cercare di tornare pronto per la squadra in cui è cresciuto e che tifa da sempre, la Lazio. Si tratta di Nicolò Armini, difensore centrale in prestito proprio dalla squadra biancoceleste, mandato in prestito per dargli l'opportunità di raggiungere il suo obiettivo e poter diventare un futuro pilastro della difesa biancoceleste. Per parlare della sua esperienza in Serie C Armini è intervenuto in esclusiva a Laziopress.it.

Come si sta evolvendo la tua esperienza al Piacenza  e come ti stai trovando? 

E' un'esperienza per me molto formativa. Ho deciso di andare io in Serie C, perché avevo delle richieste anche dalla B. Si gioca poco a calcio, ma cresci sotto altri punti di vista, soprattutto fisicamente. Poi le partite solo molto più maschio, ci ho rimesso anche 5 punti su un occhio. Ma in generale sta andando bene, siamo una squadra giovane e giochiamo bene. Poi il presidente conosce bene Inzaghi, qualcosa di me già gli aveva detto quindi mi conoscevano e il direttore col mister mi chiamavano tutti i giorni. Poi dovendo scegliere una squadra in C sono andato da loro, essendosi manifestati per prima.

Quindi hai deciso di puntare sulla C per una tua crescita personale...

Si, venivo da un anno in cui ho giocato poco, il mio obiettivo è fare minimo 30 partite. Ora sono a 18, spero di riuscirci. Stando un anno, a 19 anni giocando solo 6/7 partite tra primavera e prima squadra, è stato duro per me. Però ho vissuto l'ambito della prima squadra e mi sono divertito molto, standoci appieno e con tutti i compagni con cui ho legato un sacco mi ha fatto piacere, essendo la squadra in cui sono cresciuto e che tifo. Fino all'altro giorno sono stato con Sergej e Luiz Felipe, siamo uniti e quando scendo ci vediamo spesso. Mi hanno accolto benissimo nel gruppo, poi io mi faccio volere bene, fino a ieri ci siamo scambiati gli auguri e ho i contatti con tutti. Spero di tornare il prima possibile. 

Proprio questo volevo chiederti: hai un tuo obiettivo sotto questo punto di vista? 

Il mio obiettivo quest'anno è una crescita. Quando posso, anche solo, vado in palestra anche solo. Sto curando molto i dettagli quest'anno. Spero di giocarmi una chance in ritiro. 

Invece parlando del Piacenza, state rispettando quelli che erano i vostri obiettivi a inizio stagione? 

Siamo a pochi punti dai playoff, poi è una classifica molto corta. Vinci due partite e sei in piena zona playoff, ne perdi due e sei sotto. Però noi siamo una squadra molto giovane e giochiamo bene. Speriamo di farcela e ce la faremo. 

In quale difesa ti trovi più a tuo agio, considerando le tue esperienze passate e questa attuale? 

Qui al Piacenza giochiamo con la difesa a tre, come lo scorso anno. Con Inzaghi e qui facevo il braccetto di destra. In nazionale, con Bollini, gioco centrale di destra e all'occorrenza anche il terzino. Mi trovo bene sia a 4 che a 3. 

Ti senti importante nel contesto in cui ti trovi ora, sei stato accolto bene? 

Si anche all'interno della città mi vogliono bene, vengo visto ancora come un ragazzo della Lazio e non del Piacenza e questa cosa è simpatica. Però mi sono calato nella parte, lavoro di più per farmi trovare pronto e giocarmi le mie carte con la Lazio. 

Invece la nazionale?

Questo è il sesto anno nelle giovanili, sono in U20 e punto ad andare in U21, ora abbiamo le ultime due partite a Marzo e poi punto al salto. Dalla 15 alla 20 le ho fatte tutte, spero di raggiungere anche l'U21.

Questi sono gli ultimi giorni di vacanza...

Domani risalgo su a Piacenza, poi fino a Capodanno ci alleniamo e poi riscenderò fino al 3. Dopodiché la stagione tornerà nel vivo. 

In Coppa Italia Serie C, invece? 

In Coppa siamo usciti ai quarti, però avevo segnato a Modena, negli ottavi, l'ultimo rigore decisivo che ci ha permesso di passare il turno, salvo poi uscire alla partita successiva. 

 
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