Stengs ai canali del Fayenoord: "L'Olanda è casa mia e sto bene ma in futuro..."
Il fantasista olandese in orbita Lazio ha parlato del suo futuro
La Lazio in questi giorni si è avvicinata alle richieste del Fayenoord per Calvin Stengs, fantasista olandese classe 1998. Per il trequartista, che per caratteristiche sarebbe il sostituto ideale di Luis Alberto, servono poco più di 12 milioni, ma in questi giorni il club olandese starebbe spingendo con insistenza per Isaksen, che già era stato cercato la scorsa stagione. La Lazio dal canto suo non vorrebbe privarsi dal talentino danese, e per questo la trattaviva Stengs sarebbe momentamente in stand-by, anche se la società biancoceleste è sempre in pole per il giocatore e non ha intenzione di farselo sfuggire. I negoziati non sono saltati, anzi, ma bisogna risolvere la questione Isaksen il prima possibile per poi affondare definitivamente sul giocatore olandese.
Intanto Stengs ha parlato ai microfoni ufficiali del club nel podcast The Sound of pubblicato su Fayenoord ONE, esprimendosi sul suo futuro e parlando della partita più bella della stagione: proprio quella contro la Lazio in Champions, finita 3-1 in favore della squadra di Rotterdam.
Stengs fa chiarezza sul suo futuro:
Non sono tornato in Olanda per niente. Ho ancora un contratto di tre anni, mi sto divertendo molto. Sono anche felice di essere di nuovo vicino alla mia famiglia, mi sento davvero a casa qui. Un nuovo trasferimento lontano dai Paesi Bassi? Adesso sono anche padre, mi piace quando mia madre e mio padre possono vedere mio figlio. Se invece sto più lontano è un po' più difficile. Naturalmente, se dovesse arrivare qualcosa di interessante, mai dire mai. Potrei fare un passo avanti
Su Fayenoord-Lazio:
La partita più bella della stagione? Sicuramente Feyenoord - Lazio, soprattutto per come abbiamo giocato durante il girone di Champions League. Loro sono stati effettivamente sotto pressione per tutta la partita e noi li abbiamo addirittura battuti. Per noi quella è stata una sorta di prova che possiamo giocarcela anche ad alto livello. Lo abbiamo dimostrato in Champions, ma abbiamo anche fatto vedere che cediamo troppo facilmente