Pedro ospite a Lazio Style Radio: "La canzone della Carrà mi piace. Essere qui è una grande opportunità"
Uno degli acquisti più importanti di questo calciomercato estivo è stato Pedro: lo spagnolo ha iniziato alla grande il campionato, partendo da titolare sia ad Empoli che in casa contro lo Spezia. Ha portato esperienza e qualità nello scacchiere di Sarri, che già lo conosceva ai tempi di Londra al Chelsea. Lo spagnolo è stato l'ospite di questo pomeriggio a Lazio Style Radio, dove ha risposto anche a domande dei tifosi. Ecco le sue parole:
"La canzone della Carrà mi piace molto, è bella: per me è un piacere che la cantano i tifosi. Per la Spagna la Carrà è molto importante, è una canzone speciale da quando sono arrivato qua. Quando sono arrivato i compagni sono stati bravissimi con me, è stata una sorpresa: non era facile, dato da dove vengo. Maurizio lo conosco bene, è allegria lavorare con lui, è una bellissima persona e la sua idea di gioco mi piace molto.
Io stavo vivendo una situazione difficile alla Roma, fuori rosa senza aver parlato con nessuno della dirigenza: mi hanno detto di dover andare via. Parlando con Sarri, venire qui è stata una grande opportunità, e sono felice di lavorare qui con squadra e tifosi, che mi hanno accolto così bene. Il gol nel Derby è il passato, la Roma è il passato, sono qui per lavorare molto: Sarri mi ha dato fiducia e voglio ripagarla, dando il meglio per questa squadra.
Il gioco di Sarri puoi farlo ovunque: qui, in Italia, in Spagna o Inghilterra. Maurizio lavora ogni giorno e trasmette questa idea, e i giocatori la acquisiscono. Abbiamo iniziato bene e dobbiamo continuare così. Qui ci sono tanti giocatori buoni, Felipe, Ciro, Luis Alberto, o lo stesso Milinkovic. Giocano velocemente la palla, e così tutto è più facile: è allegria giocare con loro. Quando arrivi in una nuova squadra di solito è difficile, ma qui c'è tanta voglia, e aver iniziato bene per me è importante
Conosco bene Sarri, mi aspettavo che la squadra recepisse da subito: ha fatto lo stesso al Chelsea. Abbiamo fatto nove gol, vuol dire che stiamo facendo bene. E' appena iniziato e sarà difficile, ma siamo partiti bene.
Con il Milan sarà una gara tosta: i rossoneri sono aggressivi, sono grandi giocatori, per noi è una buona opportunità per far bene.
Ho fame di vincere, è una cosa che non si perde, ciò che dico nello spogliatoio è questo, bisogna lavorare per vincere: è per questo che lavoriamo tutti i giorni. Menomale che gli stadi sono aperti, è una parte importantissima per i giocatori e per questo sport, senza di loro per me non ha senso giocare. Quando giochi senza pubblico non hai la forza della gente, e questa allegria l'ho sentita fuori dal campo.
La maglia numero 9 era libera, l'ho portata una sola volta in Nazionale, mi piaceva e l'ho presa. Qui hanno giocato tanti buoni giocatori spagnoli, ma sia Mendyeta che De la Pena hanno fatto la storia della Spagna, per me è un privilegio giocare qui.
Non so perché Luis Alberto non giochi con la Spagna, tutti vedono quello sa fare, è una domanda per l'allenatore della Nazionale, se fosse per me giocherebbe.
Tutti gli allenatori sono diversi, c'è sempre da imparare, ma con Sarri c'è feeling: mi piace pressare, muovere palla veloce per creare occasioni. E' una persona molto importante per me, abbiamo vinto insieme. Anche Guardiola è stato fondamentale per me, mi ha permesso di giocare al Barcellona. Sono due allenatori speciali per me.
Moro e Romero hanno un futuro molto importante, lavorano bene. Cerco di parlare con loro: giocheranno tantissimi minuti. Hanno qualità e personalità, devono continuare a lavorare così. Sono il futuro di questa squadra.
Messi ha passato la vita al Barcellona, è difficile capire cosa sia successo: è stata una sorpresa per tutti. Posso solo augurargli il meglio, continuerà giocando a calcio come sempre. Io so dove può arrivare questa squadra, il potenziale è molto alto, vediamo come va. Per ora testa a Milano".