LazioPress
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Momento di stallo in casa Lazio per ciò che riguarda il calciomercato, con la società biancoceleste impegnata nelle uscite, per poi cercare altri profili in entrata. Per analizzare il momento della Lazio sul mercato, la nostra redazione ha contattato in esclusiva l'ex biancoceleste Angelo Adamo Gregucci.

La Lazio in due anni ha perso Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson, Kamada e Milinkovic-Savic. Si aspettava questo tipo di sostituti?

Bisogna ricordare come sono arrivati questi profili. Milinkovic è arrivato per poi imporsi pian piano, Luis Alberto nel primo anno credo abbia disputato sei gare. Non è mai stato fatto un mercato in stile Cragnotti, ma i vari calciatori sono stati costruiti in casa. Lo stesso Immobile arrivò dopo buona stagione dopo il Torino, senza essersi imposto a Dortmund e Siviglia, per poi iniziare a fare Ciro Immobile con la maglia della Lazio. Oggi in Italia giocatori di primo livello mondiale non ci sono: osanniamo giustamente Osimhen, anche se qualche indizio c'era dopo la grande annata a Lille”.

Se dipendesse da lei, con quale mossa rinforzerebbe l'organico biancoceleste? 

Io cercherei di prendere calciatori di qualità, e nel caso in cui non fosse possibile, considerando anche quanto siano ferme le altre società fatta eccezione per la Roma, mi farei in casa un giovane di qualità. Prenderei un diciassettenne investendoci qualche milione, credendo in quelle qualità”.

In queste ore un nome emerso è quello di James Rodriguez. Ci punterebbe?

E' un calciatore di qualità, ma da società non ci investirei. Sono contrario a portare i giocatori a fine carriera. La mia visione è quella di ottimizzare un prodotto giovane, meglio chiaramente se formato in casa. Ci riempiamo la bocca in manifestazioni come gli Europei, quando in Italia c'è poca fiducia nei nostri giovani oltre che formazione scadente, mentre qualche risultato ottenuto in Nazionale ci disorienta, quando non abbiamo un sistema che intende costruire. Valuterei sempre per investimenti su giovani con talento, che siano assegni circolari”.

Seguendo questa linea quali tra i giovani presi la convincono? Tchaouna?

Lui è un prospetto giovane dalle buone qualità, che ha il vantaggio di avere esperienza maturata nel corso della passata stagione, vediamo dove lo porteremo. Noslin? Mi fido di Baroni, ha visto in lui delle qualità. Il suo girone di ritorno è stato di un certo livello, con l'Hellas che si è salvato in una maniera unica, con l'organico ricostruito due volte”.

Che aspettative ha per la prossima annata?

Le solite, in lotta per un posto in Europa. La qualificazione non è un diritto viste le concorrenti, per cui Juventus, Inter e Milan vedono nella Champions League l'obiettivo minimo”.

Si aspettava la risposta dei tifosi laziali in termini di abbonamenti?

Sì, la fede alla fine trionfa sempre. Il laziale ha manifestato ma la gente andrà al campo con il dna della squadra, che deve sempre dare di più, caratterizzandosi per una squadra che combatte facendo innamorare i propri tifosi. Nei momenti più difficili la Lazio è sempre stata sostenuta dal proprio pubblico”.

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