TuttoSport | Cairo: "Ricci incedibile". Ma se Lotito salirà a 25...
Incontri, telefonate, messaggini, mail. Un grande corteggiatore, questo Lotito. E dire che appena due anni fa lui e Cairo si portavano vicendevolmente davanti ai tribunali del calcio, in un crescendo di scontri e litigi anche in pubblico, allo stadio, con tanto di risse sfiorate. Come cambia il mondo. Come cambia il mondo quando convergono gli interessi, soprattutto. Di politica sportiva, tra vendita dei diritti tv e riforme, tra alleanze in Lega, contrapposizioni ad altri poteri e fondi. Morale: erano nemici dichiarati, ma ora si abbracciano calorosamente. E in questi ultimi tempi si sono incontrati più di una volta, a Milano.
Cairo continua ad allargare le braccia: «Ricci è incedibile, te l’ho già detto!». «Sì, ma...». C’è sempre un ma o un però, con Lotito. «Capisco la tua posizione, Urbano, però...». Però tutto ha un prezzo, pensa e dice Lotito. E su questo, dai, si trovano d’accordo. Tutto ha un prezzo, nel mondo del calcio, tranne le eccezioni che per l’appunto esistono solo per confermare la regola. E Cairo la sua strategia su Ricci l’ha già palesata, eccome. E non solo a Lotito o a Vagnati. Il succo: io Ricci non ho assolutamente voglia di venderlo, non è sul mercato, è un ragazzo serio, eccetera eccetera. Però di fronte a un’offerta monstre sarebbe impossibile di questi tempi, con la crisi che c’è, non prenderla in considerazione. Anche Cairo, insomma, ha i suoi però. Che pesano mediaticamente sui 30 milioni. Cifra tonda, facile da diffondere. Ricci? Non vale meno di 30 milioni. Un tema e un prezzo già scritto nei giorni scorsi, dopo quel primo no di Cairo a Lotito a Milano. Però 30 possono diventare anche 25, inoltre i bonus più o meno elastici sono come le eccezioni, anche questi servono per andare a dama. Come le percentuali di rivendita.
Sarri vuole Ricci, nella sua rivoluzione a centrocampo il granata è una prima scelta e ancora pochi giorni fa lo elogiava in un’intervista. Lotito ci sta provando, Cairo sta resistendo. L’ultima offerta del patron laziale è arrivata a 18 milioni più 2 di bonus. Con la variabile Cancellieri: il jolly offensivo è sul mercato, con Sarri ha avuto poco spazio e non ha legato, da tempo è chiacchierato verso diverse possibili destinazioni. Il Toro potrebbe prenderlo in prestito con diritto, a dir tanto. Lotito aveva buttato lì anche la carta Lazzari, per la fascia: non un incedibile, per lui. Ma qui la valutazione data all’esterno è troppo differente a seconda della fonte, tra il Tevere e il Po. Senza sbocchi è infine l’ipotesi Sanabria, uno dei tanti attaccanti sondati dalla Lazio come riserva (per Cairo vale 15 milioni, il discorso si è chiuso presto). In ogni caso, dopo tutta una serie di discussioni e confidenze per interposta persona, Lotito ha capito una cosa: se si presenta davanti a Cairo con 25 milioni tra i denti, anche Ricci può diventare trattabile. Poi, per carità, ci sarebbe sempre da combattere: d’altra parte i due sarebbero capaci di portare avanti una trattativa anche per 4 ore, meglio se notturne, per un euro in più o in meno. Però a quota 25 milioni l’incedibilità di Ricci si incrinerebbe, è chiaro.
E così, dopo i 40 milioni di Schuurs (non ancora raggiunti da nessuno), anche Ricci può avere il suo prezzo. Il centrocampista, comprato da Cairo per 8,5 milioni un anno e mezzo fa, salirà a Pinzolo sabato. Prova gratitudine per il Torino, ha un ottimo rapporto col presidente, si trova benissimo con Juric, è felice di restare, sa già che nei patti c’è il prolungamento contrattuale sino al ’28, a fine mercato, con stipendio raddoppiato fino a 1,5 milioni netti. Poi, è chiaro, essere titolare a Roma nella Lazio in Champions sarebbe un’altra cosa, è evidente. Anche in termini di conto corrente. Ma è un professionista esemplare, resta alla finestra. Si sta rimettendo alle decisioni di Cairo, insomma. TuttoSport