Flaminio, Saltamartini (candidata all'Assemblea Capitolina della Lega): "Il progetto della Lazio è percorribile ma va studiato bene"
Barbara Saltamartini, deputata e candidata all'Assemblea Capitolina della Lega è intervenuta a Gli Inascoltabili, sui 90 in fm di New Sound Level, rilasciando le seguenti dichiarazioni in merito allo Stadio Flaminio. Queste le sue parole: "Credo che sia un’indecenza. Su quell’area come sappiamo tutti c’è un progetto. È stato presentato un progetto da una delle due società calcistiche di Roma, dalla Lazio nello specifico. Credo che non serva e non si possa perdere l’occasione di riqualificare quell’area. Anche perché il Flaminio è un patrimonio di tutta la città, e quel quartiere versa in una condizione di degrado assoluto. Abbiamo l’esigenza - e credo che in questo il programma di Michetti sindaco sia molto chiaro - di costruire una cittadella dello sport, dove non soltanto, ovviamente, la Lazio, ma molte società sportive, anche dilettantistiche, possano usufruire di questi beni comunali, tra l’altro utilizzando lo strumento delle convenzioni. Il Flaminio è una cosa più articolata ma penso a tanti altri terreni dove tramite le convenzioni le società si impegnano a rendere decorose anche le aree e far sì che il comune non debba spendere altri soldi per bonificarle e tenerle in ordine. Si potrebbe creare un grande volano sportivo ma anche di crescita e sviluppo della città. In cambio potremmo avere più decoro e più servizi. Progetto della Lazio percorribile? Credo che sia percorribile, ovviamente va studiato bene e vanno creati i giusti luoghi di confronto per monitorare il progetto in tutti i suoi aspetti. Roma e Lazio non possono non avere uno stadio degno di chiamarsi tale. Mi auguro che sia la Roma che la Lazio possano dialogare con la nuova giunta per realizzare un sogno di tutti i tifosi, sia romanisti che laziali: avere un proprio stadio. Su questo credo che cinque anni persi della Raggi per il famoso stadio della Roma a Tor di Valle siano l’esempio di ciò che non si deve più fare. Quindi massima concertazione con le società sportive e l’amministrazione comunale, secondo la legge, per arrivare a un grande obiettivo: Roma e Lazio devono poter avere il loro stadio dove poter giocare".