Sesto step, anzi, test come piace dire a Baroni. La Lazio ha raggiunto ieri Southampton dove stasera alle 20:30 (in diretta su Dazn e in ppv su sslazio.it) giocherà la penultima amichevole di un precampionato da luci e ombre. I pesanti carichi di Auronzo sembravano essere stati messi alle spalle nella brillante prestazione contro l’Hansa Rostock, ma a Frosinone, nonostante la vittoria per 2-0 firmata da Zaccagni e Vecino, sono tornati i dubbi, di cui quello principale (che ha più le sembianze di una certezza vera e propria) che la rosa non sia ancora completa. 

Alla Lazio servono due innesti

È ormai ben radicata la sensazione che servano almeno un paio di innesti per rendere davvero competitiva ad alti livelli la squadra di Baroni: un esterno, chiesto dal tecnico a più riprese, e un profilo di qualità che faccia la differenza sulla trequarti, giustificando di fatto l’utilizzo del 4-2-3-1. Quest’ultimo finora è stato l’unico modulo con cui la Lazio è scesa in campo dal 1’, ma le difficoltà di Dele-Bashiru allo Stirpe e le condizioni ancora precarie di Castrovilli hanno fatto scattare un lecito campanello d’allarme, al punto che stasera non sarà così impossibile vedere il 4-3-3 finora utilizzato in occasioni sporadiche a gara in corso. 

Baroni studia il modulo

Nulla di certo ancora, come d’altronde molte cose nel primo calcio d’agosto, ma Baroni è pronto a testare nuove possibilità anche perché oltremanica si comincerà ad alzare sul serio l’asticella del confronto visto che i Saints sono appena tornati in Premier League.
 

Valerio Marcangeli il Messaggero 

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