CdS| Immobile, un capitano senza scadenza di contratto
Come riportato dal Corriere dello Sport, Immobile si è ricaricato a dovere, metabolizzando le delusioni accumulate nell’ultimo mese e in cui, guarda caso, non è riuscito a segnare. L’ultimo gol, realizzato con il Venezia, risale al 14 marzo. Le tensioni emotive erano ancora evidenti di fronte al Sassuolo. Sarri lo ha difeso e protetto, sottolineando l’apporto in costruzione. «Siamo noi la tua Lazionale» recitava lo striscione esposto dai tifosi allo stadio Olimpico. Lo hanno sostenuto l’affetto della famiglia e il sostegno in blocco del popolo biancoceleste, non solo Sarri, che al suo posto lascerebbe la maglia azzurra come ha spiegato senza tanti giri di parole. La trasferta di Genova cade a proposito per rinfrescare i suoi numeri, troppe volte trascurati. E’ lo stadio in cui Immobile ha segnato, dieci anni fa, il suo primo gol in Serie A il 26 agosto 2012. Non andò benissimo quella stagione, condizionata dal triplice cambio di allenatore (Delneri e Ballardini dopo De Canio). Ciro si fermò a 5 reti in 33 presenze, ma basterebbe ricordare dov’è arrivato per comprenderne il percorso. Ora sono 176 (144 con la Lazio) e non si è preso solo il record laziale di Piola ma è salito al quattordicesimo posto nella classifica all time dei marcatori del campionato italiano, gliene mancano 2 per agganciare una leggenda come Boniperti. Una scalata impressionante, perché Immobile ha impiegato meno del decennio considerato dal debutto in Serie A: durante lo stesso arco temporale ha trascorso una stagione in Bundesliga con il Borussia Dortmund e altri sei mesi nella Liga con il Siviglia, altrimenti si ritroverebbe ancora più avanti. Tra tanti dubbi, dentro un’estate che porterà la Lazio verso interventi strutturali e una ricostruzione profonda, c’è un punto fermo da cui ripartire: i gol di Immobile, capitano senza scadenza di contratto.