Dal Borussia all'Atletico: la nuova Lazio riparte anche in Champions 3 anni dopo
Era il 20 ottobre 2020 quando la Lazio faceva il suo ritorno nei gironi di Champions League dopo ben 13 anni. E fu un esordio ai gironi con il botto. I biancocelesti incontrarono, infatti, la squadra più quotata di quel girone, il Borussia Dortmund di Haaland, battendolo per 3-1. Una gara mai in dubbio sin dal primo tempo, che si era chiuso per 2-0 con le reti di Ciro Immobile e il tocco di Luiz Felipe di testa propiziato da un autogol da parte dei tedeschi. Nel secondo tempo Akpa-Akpro a chiudere i conti dopo che Haaland aveva accorciato a metà del secondo tempo. Un esordio da sogno per una notte da brividi aveva accolto la Lazio in quell'edizione di Champions League, culminata con il passaggio alla fase diretta dopo il brivido degli ultimi minuti con il Brugge e la traversa colpita da De Ketelaere che ancora trema. Poi il doppio incontro con il Bayern Monaco e l'addio, quasi telefonato, a quella Champions League dopo la brutta sconfitta casalinga per 1-4 all'andata.
Quella era una Lazio oramai da anni collaudata, con Simone Inzaghi al suo quinto anno e destinato a rimanervi altrettante stagioni. Ma la storia dice che quell'estate il tecnico piacentino avrebbe lasciato Roma dopo tanti e tanti anni, lasciando a Maurizio Sarri la guida tecnica della squadra. La chiusura definitiva di un ciclo che era oramai volto al termine. E questa è la più grande differenza tra quella e questa Lazio. La stagione di Champions League tanto ambita dalla società era arrivata. Gli ottavi erano stati conquistati, e forse più di quello non si poteva effettivamente fare. Questa Lazio, invece, si sta ancora formando: è al terzo anno di Sarri, si, ma il percorso che si sta affrontando è tutt'altro che agli sgoccioli. Dopo il primo anno in cui si è cercato un inevitabile rodaggio i biancocelesti hanno definito la squadra con due sessioni di mercato importanti volte a consegnare al tecnico una squadra completa e lunga nella panchina. Una squadar che sta assumendo le fisionomie del proprio mister e che questa sera si troverà ad affrontare una delle sfide più importanti degli ultimi anni: il proprio esordio in Champions League.