Al termine della sfida vinta dal Milan contro la Lazio in superiorità numerica di tre giocatori il presidente biancoceleste Claudio Lotito è intervenuto anche in conferenza stampa. Queste le sue parole: 

 

Ho fatto un ragionamento di terzo: non entro nel merito delle persone anche se le idee si pongono con le gambe degli uomini. Quando un sistema non ti dà affidabilità, ci si rivolge ad altre sedi. Se ti senti defraudato dalla società prima cerchi di risolvere internamente. Ma poi ti riferisci a una parte terza. 

Sugli enti terzi:

Noi facciamo le cose che vanno fatte. Io penso che oggi tutto l'impianto complessivo non sa garantire ciò che vuole la Lega. Il sistema è composto da vari organi. Quando ci sono atteggiamenti che si ripetono, si perde il merito sportivo. E quando viene meno, non c'è più il punto cardine del sistema stesso. O si corregge in autonomia quello che accade, o ci si rifà a enti terzi. 

Valutazioni…

Io penso che la partita l'abbiano vista tutti e tutti sanno fare le valutazioni. Una partita deve mettere in primo ordine il merito. Si vince perché si vince. Ma con una situazione da storia di una morte annunciata, cambiano le cose. Non è la prima volta. Non parlo della Lazio, ma del sistema. Non c'è più affidabilità dello stesso. Se non si garantisce la possibilità di raggiungere certi obiettivi, ti rifai a una realtà terza. Io non voglio fare dietrologie: ciò saranno organismi preposti che valuteranno quello che accade da diverso tempo. 

Se io sto qui, lo faccio per tutelare la squadra. Fossero venuti gli addetti ai lavori, avrebbero avuto un atteggiamento dialettico diverso. Da capo di questa struttura, porto un atteggiamento in linea con ciò che è richiesto. Queste sono lacune che avvengono in modo reiterato. Il sistema avrebbe dovuto correggere a monte alcune cose. Se il sistema non riesce, non si è in grado di garantire la terzietà. E chi subisce queste violenze ci si deve rivolgere in altre sedi. 

Cosa avrà pensato l'Uefa?

Non so, dovete chiedere all'Uefa ciò che hanno pensato. Da quello che so, in giro siamo visti come una situazione particolare. 

A chi rivolgersi?

Se si subisce una violenza a chi ci si rivolge? Assumiamo un comportamento che assumono tutti i cittadini con le violazioni di norme. Non sta a me valutare, dire o considerare se tali comportamenti rappresentano una certa linea. Non devo spiegare quale è la mossa. Ci sono comportamenti che devono essere valutati nelle sedi preposte. Ci sono le istituzioni a cui si rivolgono tutti i cittadini per il rispetto delle norme. 

La delibera sulla Lega:

In Lega abbiamo fatto una delibera per uscire dalla Federazione. Ad oggi c'è una posizione unanime. Non c'è un comportamento di contentezza all'interno della Lega. Si è mai visto che si mettono soldi, ma ci sono altri che decidono per te? Per fare le norme, si deve tutelare il merito sportivo. Il sistema oggi si lega solo sulla Lega di Serie A. Ricavi, affidabilità. La Lega di Serie A propone delle riforme per garantire la credibilità. Se tu non incidi nelle riforme, è perché sei in minoranza. L'abbiamo detto tutti. Prima di parlare delle riforme, abbiamo fatto delle scelte per rendere trasparente il sistema. Un sistema non affidabile. Per le riforme servono però i numeri. Se non li hai, che ci fai? In Lega Serie A decide chi sta in Lega Pro. Come puoi cambiare le cose? Non lo puoi fare. Allora esci dal sistema. In Premier League sono usciti. Nel momento in cui hai un servizio, lo devi rendere al meglio sennò ti cacciano. Questo è un aspetto politico, preso in considerazione nell'ultima assemblea, dove abbiamo parlato di questo. Poi, quando il sistema non è più affidabile per la credibilità del sistema stesso, allora subisci? No, ti rivolgi a chi è preposto. Metti sul tavolo le varie situazioni e fai valutare. 

Si parla ancora del sistema:

Io rappresento un'istituzione calcistica perché mi hanno votato. Io mi metto nella posizione politica e dico che se un sistema non funziona, va corretto. Dobbiamo fare in modo che se ci sono dei problemi, devi far rispettare. Si può solo dire che oggi non è stato un bello spettacolo sportivo. Lo sporto è il bene supremo, sempre stato. Con le Olimpiadi fermavano le guerre: il merito, lo spirito di gruppo. Nel momento in cui vengono in meno queste cose… oggi c'è il fair play? Queste varie situazioni determinano cosa? Qualcuno cerca di farlo in modo trasparente, altri com i soldi degli altri. Se si rispetta il sistema.

Cosa ho detto alla squadra dopo la gara? 

Alla squadra ho detto di pensare a martedì, nulla da rimproverare. Ci sono incidenti di percorso non voluti da noi. Sudore, sangue e lacrime. Sono usciti prostrati, mortificati e defraudati. Violentati. Qualcuno brinda perché ha vinto. Auguri ai vincitori. 

Tesi, antitesi e sintesi. Nel momento in cui ci sono alcune situazioni, non sta a noi valutare se certe situazioni sono occasionali o meno, volute o meno. Io faccio lo spettatore e prendo atto. Se accade in modo reiterato, bisogna valutare se si può risolvere o meno. Il danno economico rimane. Il tema è che è un danno economico. La cosa grave è che al di là del danno economico, c'è la credibilità del sistema. Se non c'è affidabilità, che sistema è? Io sono convinto che nel momento in cui c'è un meccanismo di trasparenza, verranno fuori tante cose. Il tema quale è? Io lavoro per il sistema. Altri lavorano fuori. 

Gli episodi di stasera?

Io prendo atto. Non parlo di arbitro, non entro nel merito. Io dico soltanto del sistema complessivo. Se la società non va, poni rimedio. Se non lo fai, le cose vanno bene. Ma se sei privato di diritti, allora ti rivolgi a parti terze. Allora dal punto di vista politico, c'è una soluzione che va trovata. Da senatore, c'è tutto un percorso da fare. I fatti sono sotto gli occhi di tutti, si commentano da soli. E' una partita come tutte le altre? No. Sta di fatto che il sistema perde credibilità. Se tu hai un sistema che deve essere basato su alcuni caratteri. Se non è così, non è credibile. Si subisce tutti i giorni? No. Da un punto di vista procedurale, si deve andare alle istituzioni preposte per correggere gli errori e le violazioni di cronaca.

 

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