Ranieri: "La Lazio gioca con il pilota automatico, ma ogni derby fa sempre storia a sé"
Le parole del tecnico dei giallorossi all'antiviglia del derby con la Lazio
Roma-Lazio, il tecnico giallorosso a due giorni dal derby
A due giorni dal derby, Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa, esprimendo le sue opinioni sulla partita, sulla Lazio e sul lavoro svolto da Baroni.
Ecco le dichiarazioni dell'allenatore della Roma:
Rappresenta la stracittadina, tutto quello che può pensare un tifoso, che sia romanista o laziale, interista o milanista, doriano o genoano. È una partita che senti di più. In questo momento la classifica parla chiaro, loro stanno vivendo un momento eccezionale, hanno fatto un girone stratosferico, giocano con velocità e pochi tocchi e quindi è una squadra temibilissima. Ma il derby fa sempre storia a sé.
Un ricordo personale del derby di Ranieri da ragazzo? Andavo in Curva Sud, all'epoca era ancora tre quarti romanista e un quarto laziale. Aspettavamo tutti Dante, il capo-tifoso, per cominciare i cori. C'erano gli sfottò, non c'erano tutte le cose che sono successe in seguito.
Pellegrini out? È soltanto una considerazione psicologica. Tecnicamente lo considero uno dei migliori centrocampisti in Europa. Sono pochi i centrocampisti che fanno gol e chi ce li ha dovrebbe tenerseli stretti. Ma lui soffre questo fatto dei tifosi e io devo tener presente se un calciatore se ne fa carico o gli scivolano via. Lorenzo si carica tutti i problemi e questo è il suo peccato. Dovrebbe giocare invece con naturalezza, com'era abituato a fare: solo così può ritornare il giocatore che è, libero da ogni peso. Lui si porta dietro dei macigni. Non è facile giocare in casa che se fa uno-due errori il beniamino del pubblico non succede niente, fa un mezzo errore lui e viene subito caricato di negatività e responsabilità. Il giorno che lo vedrò sereno e tutto... Avete visto che non ho avuto alcun problema a metterlo a San Siro e stava per fare gol. Ha la capacità di arrivare a far gol nel momento giusto
Se sono agitato o vale solo per i tifosi? Se vale solo per i tifosi allora vale anche per me. No, non mi tranquillizza, mi dà l'emozione di sempre. Il derby è il derby. Così come ci tengono loro, ci teniamo noi a far bene e vincere la gara. Certo, abbiamo vissuto tutti altri tipi di derby, ma il derby è il derby e si azzera tutto, non conta la classifica. Giocheremo con la stessa voglia di far bene. Non c'è agitazione, anche perché non è una buona motivazione. La motivazione è nella consapevolezza della forza dell'avversario, della tua forza e di cosa bisogna fare per vincere.