Il Messaggero| Lazio-Napoli: le restrizioni non fanno decollare i numeri al botteghino
Nessuna strigliata ieri a Formello, il tecnico punta piuttosto a convogliare la rabbia sul big match di domani sera all’Olimpico: «Dovete essere incazzati. Riscattiamoci subito». La Lazio è rientrata mercoledì notte in charter a Roma, ieri mattina l’immediata ripresa nel centro sportivo. Stringono i denti Romagnoli, Felipe Anderson e Pedro. Anche Hysaj è già tornato, ma il retroscena è che si trascina dietro da sei mesi una micro-frattura al costato: il dolore si è riacutizzato dopo uno stop di petto. C’è una solidità diversa rispetto al passato, migliora il gioco, sale il baricentro. Anche se alcuni nuovi rinforzi devono integrasi ancora meglio e il palleggio deve diventare più cinico. I gol realizzati sono la metà dell’anno scorso (6 a 11), ma adesso anche le reti subite (3 a 6), perché c’è più equilibrio davanti e dietro. Dopo quattro gare, i biancocelesti sono imbattuti e hanno comunque un punto in più dell’anno scorso (8 a 7), come non accadeva dalla stagione 2017/18. Anche allora alla quinta giornata era in programma Lazio-Napoli, i ragazzi di Inzaghi incapparono in un brusco ko. Stavolta Sarri vuole invertire il destino. Le restrizioni in Curva Sud (obbligo di Tessera del tifoso) e per i residenti nelle altre regioni non stanno facendo decollare i numeri al botteghino: 8mila biglietti venduti si uniscono ai 24.900 abbonamenti. Vietata la vendita ai tifosi del Feyenoord per la partita di giovedì: lo ha deciso il prefetto di Roma Piantedosi per «preservare la città da possibili disordini», dopo quanto avvenuto nel 2015 nella sfida contro la Roma, in cui gli ultras olandesi danneggiarono la fontana della Barcaccia. Zhang quasi all'ultimo dà l'ok per Acerbi: «È stato un affare complesso», ammette l’agente Pastorello. La Lazio si libera anche dei 900mila euro di Akpa Akpro, finito all’Empoli a titolo temporaneo, e di Durmisi al Leganes, sempre in prestito ma con lo svincolo a fine anno. Oggi visite mediche per Kiyine al Leuven: cessione a titolo definitivo per circa 2 milioni di euro. Addio anche a Djavan Anderson: è volato direttamente da Marassi in Inghilterra, dove era stato convocato per ottenere con una presenza il permesso di lavoro ed essere ceduto all’Oxford United in League One. Resta Bertini, che verrà inserito nella lista definitiva dei 25 da consegnare alla Lega entro oggi a mezzogiorno. Tare ancora in disparte, esordio all’Hotel Gallia per i nuovi dirigenti Fabiani ed Enrico Lotito per perfezionare le ultime uscite (anche Rossi e Dziczek). In entrata, depositato solo il contratto del baby Sana Fernandes, esterno 2006 svincolato. Lotito era stato sincero: «Senza altre uscite, con Provedel il mercato è chiuso e completo». Dunque, niente terzino sinistro. Il presidente aveva valutato solo Reguilon in prestito, finito poi all’Atletico: «Non prendo un giocatore che starà fuori per oltre un mese, e poi con la sosta mondiale di mezzo. A quel punto se ne riparlerà a gennaio». Ilic resta a Verona ed è bloccato per il futuro. A breve il patron offrirà a Sergej il rinnovo, vuole farne il giocatore più pagato della Lazio. Per consentire a Milinkovic di fare il salto promesso, ha chiesto comunque aiuto (nell’affare Maximiano) al superprocuratore Mendes per trovare un grande club disposto a mettere almeno 60-70 milioni sul piatto. Milinkovic non vuole andare via a parametro zero, è grato alla Lazio. Con una clausola Sergej potrebbe accettare di firmare il prolungamento. Adesso però pensa ad altro, vuole solo risollevare se stesso e la Lazio.
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