Il 28 ottobre del 1979, allo stadio Olimpico di Roma si gioca il derby della capitale tra Lazio e Roma. Dovrebbe essere una stracittadina come tante altre, anche se in quegli anni le tifoserie erano particolarmente facinorose. Prima del fischio d'inizio, dalla Curva Sud romanista parte un razzo che finisce nel settore della Lazio, colpendo in pieno viso Vincenzo Paparelli, meccanico di soli 33 anni e con due figli, che si trovava nell'impianto con la moglie. C'è spazio per una disperata corsa in ospedale ma non per salvare il tifoso biancoceleste che morirà poco dopo.

La reazione dei giocatori in quel derby che si giocò comunque

Quel derby caratterizzato da quella disgrazia disumana fu senz'altro gestito male. Si optò di giocarlo comunque tra l'incredulità e il dolore di quanto avvenuto. Riviviamo come i giocatori della Lazio hanno vissuto quei momenti tragici. Il capitano Pino Wilson fu uno dei primi a parlare per bloccarsi in preda ad una crisi di pianto. Ecco le sue parole:

Quando sono andato verso la curva dei nostri tifosi ho detto loro di lasciarci giocare. Era il modo migliore per onorare la memoria dello scomparso. In caso contrario penso che si sarebbe rischiata una tragedia ancora più grave anche se il nostro primo istinto è stato quello di non cominciare la gara. È brutto quello che dico ma quello che ha ammazzato merita di morire nella stessa maniera. Finire l'esistenza in uno stadio è davvero sconvolgente. 

Un'altra bandiera di quella Lazio parlò nonostante quella situazione drammatica. Bruno Giordano disse:

 Abbiamo saputo della disgrazia poco prima dell'inizio della partita. Ho pregato i tifosi di stare calmi assicurando loro che avremmo fatto di tutto per vincere dedicando il successo alla memoria dello scomparso. Mi sono sentito rispondere: romanisti assassini.

Lazio-Genoa e il ricordo di Paparelli

In occasione del match tra Lazio e Genoa è stato ricordato Vincenzo Paparelli, 45 anni dalla disgrazia che lo ha portato via e società e popolo laziale, come ogni anno, non mancano nel ricordarlo con amore e passione. Poco prima della partita di domenica 27 ottobre sullo schermo dello Stadio Olimpico della Curva Nord è apparsa la sua foto e il popolo biancoceleste sugli spalti si è unito in commosso e lungo applauso.

 

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