Uno sguardo al futuro: Fabio Ruggeri, impegno e costanza per la difesa della Lazio Primavera
In un anno in cui la Lazio Primavera non è riuscita nell'intento di tornare in Primavera 1, la massima Serie, tra gli aspetti positivi vi rientra sicuramente anche Fabio Ruggeri. Il difensore classe 2004, salito in Primavera insieme a Valerio Crespi, con cui ha condiviso anche gli inizi al Savio, si è infatti messo in mostra rivelandosi un tassello fondamentale per la fase difensiva della Lazio in coppia con Adeagbo. Non è nemmeno un caso che il calo della formazione biancoceleste sia coincisa anche con la sua assenza dal campo. Il giovane difensore, infatti, i primi di febbraio si è assentato dal campo per un'operazione che lo ha tenuto fuori fino alle ultime gare di campionato.
Primo anno di Primavera
A un buon inizio di stagione è seguita infatti una discreta continuità che solo l'infortunio ha potuto fermare. Ha risentito dei cali di una squadra che di base si è mostrata altalenante, ma senza mai cadere in confusione e commettendo pochissimi errori tra cui quello decisivo contro il Cosenza. Per il resto il difensore diciassettenne ha da subito risposto presente in campo conquistando la fiducia del tecnico Calori e, probabilmente, anche la chiamata per il ritiro di Auronzo di Cadore.
Il passato
Il primo contratto da professionista di Ruggeri con la Lazio è stato firmato quasi un anno fa: era il 14 luglio 2021 quando, dopo un anno molto positivo nell'U17 del tecnico Marco Alboni, ha deciso di incoronare uno dei sogni nella squadra che tifa da sempre. Il primo di questi, sicuramente, è stato nel realizzato nel 2019 quando la Lazio lo chiamò, insieme al compagno Crespi, proprio dal Savio. Da subito il ragazzo ha mostrato un grande attaccamento alla maglia, impegno e dedizione dando continuità a questa personalità anche durante il suo anno in Primavera.
Il futuro
Rapido, fisico e bravo con entrambi i piedi, Ruggeri ci ha messo poco ad entrare negli schemi della Primavera e un salto, seppur graduale e non continuo, i primi tempi, in prima squadra potrebbe rappresentare un ulteriore step di crescita. Di fatto il difensore potrebbe prender parte al ritiro per essere sia valutato da Sarri che posto davanti a una realtà a cui dovrà abituarsi per continuare a sognare il grande salto. Inoltre la situazione tutt'altro che definita a livello di difensori in casa Lazio potrebbe ulteriormente spingere Sarri, almeno i primi tempi, a guardare in casa propria per il ritiro.