Il Tempo | Il processo è da rifare: Lotito ai supplementari
Non è un gol di Caicedo, ma ancora una volta all’ultimo respiro il presidente Lotito segna una rete importante. La Corte d’Appello della Federcalcio dovrà rivalutare la misura delle sanzioni disposte nei confronti del presidente della Lazio e dei medici biancocelesti Pulcini e Rodia nell’ambito del procedimento sul caso tamponi (club multato di 200 mila euro). Così ha deciso il Collegio di Garanzia presieduto dal Frattini, accogliendo in parte il ricorso presentato dall’avvocato Gentile e dall’ex giudice costituzionale Vaccarella. Al termine del dibattimento durato un’ora e mezzo al Foro Italico il Collegio chiede di fatto di «ridimensionare» la pena di dodici mesi comminata a Lotito: gli sarebbe costata il posto di consigliere oltre a quella dei due medici della Lazio. I ricorrenti, ovviamente, avevano chiesto la riforma della sentenza di secondo grado. «Contestiamo il fondamento logico-giuridico formulato a marzo - ha dichiarato l’avvocato Vaccarella a fronte di un tampone positivo contro tre tamponi negativi e l’esame sierologico, doveva essere Lotito a dire a Immobile di chiudersi in casa? Ma dove è la responsabilità?».
Per la Figc, rappresentata dall’avvocato Viglione, “tutte le condotte di Lotito ci sono e sono rimaste senza risposta, le regole non sono state rispettate».
In serata la sentenza che riapre i giochi, in pratica si torna al primo verdetto che prevede solo sette mesi per il presidente. Scadranno il 26 ottobre e, dal giorno successivo potrà tornare in Federcalcio, a meno che, ma sarebbe clamoroso, non si riuscisse a rifare il processo di secondo grado organizzandolo nei prossimi cinquanta giorni. Il Collegio di Garanzia ha contestato dai giudici della Corte d’Appello di non aver tenuto nella giusta considerazione i tre pareri di esperti presenti nel ricorso della Lazio, oltre al mancato recepimento del regolamento Coni da parte della Figc. Ora i supplementari in Federcalcio, processo da rifare, i mesi passano e oltretutto a livello medico ci sono ancora troppi punti interrogativi tra tamponi, falsi positivi, quarantene, protocolli diversi. La materia è complessa e ancora tutta da scoprire. Il Tempo/Luigi Salomone