Ai microfoni di Sampgazzetta, il noto procuratore Oscar Damiani ha fornito un’analisi dettagliata della situazione finanziaria complessa che molti club italiani stanno affrontando. Secondo Damiani, il calciomercato di quest’anno non ha brillato come in passato, con un’assenza di affari entusiasmanti che ha deluso tifosi e addetti ai lavori.

Calcio

Poche disponibilità economiche

“In Italia ci sono poche disponibilità economiche,” ha affermato Damiani, sottolineando come la maggior parte dei club sia in difficoltà e costretta a trovare le migliori formule per portare a termine gli affari. La crisi economica che ha colpito il settore, accentuata dalla pandemia, ha reso difficile per molti club investire somme significative nel mercato dei trasferimenti. Di conseguenza, i movimenti sul mercato sono stati più lenti e cauti, portando a un generale rallentamento rispetto agli anni precedenti.

Confronto con i mercati esteri

Il procuratore ha anche evidenziato un altro punto cruciale: “All’estero c’erano più soldi.” Questo ha comportato un dislivello tra la Serie A e i campionati di altri paesi, dove i club hanno potuto permettersi investimenti più ingenti. Questo divario ha ulteriormente complicato le operazioni per le squadre italiane, che si sono trovate a dover agire con maggiore prudenza.

Un mercato funzionale nonostante tutto

Damiani ha poi cercato di smorzare i toni pessimisti, affermando che "non per forza un mercato meno ricco è anche meno funzionale." Molti club, secondo il suo parere, hanno fatto il possibile per allestire squadre competitive nonostante le limitazioni economiche. Questo approccio potrebbe rivelarsi utile nel lungo periodo, poiché le società si sono concentrate su investimenti strategici piuttosto che su acquisti sfarzosi e superflui.

La programmazione tardiva delle squadre

Le rivelazioni del procuratore mettono in luce anche il motivo per cui molte squadre italiane hanno completato le proprie rose solo alla fine della finestra estiva di trasferimenti. La scarsa disponibilità finanziaria ha costretto i club a rimandare le spese immediate, portando a ritardi nella programmazione che potrebbero avere ripercussioni nel corso della stagione. La mancanza di investimenti anticipati potrebbe rivelarsi una sfida per le squadre, specialmente se dovessero affrontare infortuni o altre emergenze durante il campionato. In conclusione, le parole di Oscar Damiani offrono uno spaccato chiaro e diretto sulle attuali difficoltà del calciomercato in Italia. Mentre il mercato ha visto meno movimento e meno investimenti, la speranza è che, nonostante le difficoltà, le squadre possano continuare a competere e pianificare in modo strategico per il futuro. Con una maggiore stabilità economica, si potrebbe assistere a un ritorno a operazioni più dinamiche e coinvolgenti nel mercato calcistico italiano.

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