Napoli-Lazio, Sarri: "Mi aspettavo di tutto tranne un risultato del genere. Felipe Anderson? È un oggetto delicato, ora è in fase di down"
Termina 4-0 la sfida tra Napoli e Lazio, con i biancocelesti che escono sconfitti brutalmente dallo Stadio Diego Armando Maradona. Il mister Maurizio Sarri ha voluto analizzare così l'incontro ai microfoni di DAZN:
"Si è ripetuto quanto visto a inizio stagione, la squadra dopo dei passi in avanti nelle ultime gare oggi ne ha fatto uno indietro. Il Napoli è una delle migliori del campionato ed oggi ha fatto una grandissima partita. Il nostro approccio di certo non è stato per nulla giusto. Abbiamo pressato a metà per tutta la partita, permettendo a una squadra con un grande paleggio di uscire sempre palla al piede. Vedo una squadra che fa fatica a stare costantemente su livelli di attivazione forti. Purtroppo giocando ogni tre giorni questo lavoro viene più difficile, ciò non toglie che ci sono stati errori inaccettabili e ripetuti. Non si può lasciare un centrocampista libero, semmai un terzino. Bisogna capire da cosa nascano questi alti e bassi e come metterli a posto. Io stasera mi aspettavo di tutto tranne un risultato del genere, ho visto disattivazione. Felipe Anderson? È un oggetto delicato, quando si spenge lo fa in maniera seria, quanto si accende lo fa fortemente. Adesso è in una fese di down, noi stiamo. cerando di aiutarlo per permettergli di fare un percorso meno altalenante. Oggi ho cercato di mantenere a bada le emozioni, con una città che mi è rimasta nel cuore".
Sarri è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Radio: "Di positivo c’è poco, perché ho avuto la sensazione che la squadra non sia riuscita a riattivarsi, questo succede ciclicamente ed è problematico. Abbiamo affrontato una squadra forte, con un gran palleggio, quella che dal punto di vista tecnico mi ha impressionato di più, però qualcosa di nostro ce lo abbiamo messo. Poco attivati, poco cattivi, è un qualcosa in cui ricadiamo dopo tre o quattro gare di buon livello. E’ qualcosa di preoccupante e difficile da risolvere, coinvolge più sfere. Quella della mentalità credo sia la più importante. Bisogna dare continuità alle prestazioni dal punto di vista di applicazione e determinazione: da un punto di vista mentale qualcosa ci sta mancando. La differenza tra casa e trasferta non è casuale, era un problema che sembrava in fase di risoluzione, dopo le gare di Bergamo e Marsiglia: sembrava avessimo preso la strada giusta, poi si sbatte la faccia con queste situazioni. La sensazione della disattivazione l’ho avuta dall’inizio, l’approccio non è stato quello giusto. Non siamo in un momento in cui guardare la classifica, se non troviamo continuità nelle prestazioni la classifica sarà sempre questa: la ricerca deve essere quella volta a una creazione di una mentalità. Bisogna tenere l’applicazione su un alto livello di continuità. A livello individuale possono esserci situazioni da valutare con attenzione, ma fa parte della normalità, mi fa più paura questa disattivazione globale di squadra. Nel secondo tempo avremmo dovuto avere una reazione caratteriale, è chiaro che la partita era difficilissima da mettere a posto: la nostra reazione caratteriale è stata di basso livello". Queste le immagini della partita del tecnico biancoceleste: Embed from Getty Images