Il Tempo | Lazio, Sarri tentenna e Lotito aspetta
Era il 14 dicembre, cena di Natale con tutta la squadra, parole e musica di Claudio Lotito: «Se oggi qualcuno può pensare che il mister sia precario, non lo è, vi dico che ho dato mandato al segretario di rinnovare il contratto di Sarri di altri due anni, immediatamente». Tutto fatto? Neanche per sogno perché nel mondo Lazio la chiarezza è sconosciuta. Siamo al 10 marzo e nessuno parla più del prolungamento dell’accordo col tecnico toscano. Va chiarito subito che i contatti tra Lotito e Sarri sono continui che, dopo qualche frizione durante il mercato di gennaio, l’atmosfera è tornata serena però non si va dritti al punto.
Il motivo? Difficile dirlo, di sicuro l’allenatore chiede garanzie tecniche, ci è rimasto male per il mancato arrivo di Casale dal Verona e non ha mostrato grande entusiasmo per l’acquisto di Cabral come vice Immobile, per non parlare di Kamenovic. Sembra quasi che ora sia Sarri ad avere qualche dubbio pur trovandosi bene a Formello dopo aver trovato un buona empatia con i suoi giocatori. Sull’altro fronte Lotito ha bisogno di certezze con quella clausola nel contratto dell’allenatore che permette allo stesso di liberarsi entro fine maggio per abbracciare una club estero. Serve un’accelerazione per non perdere altro tempo, la Lazio è attesa da un passaggio decisivo della sua storia recente con una squadra da rifondare e la necessità di portare a termine almeno 5-6 acquisti di qualità. Poi, ci sono anche i giocatori a scadenza dei quali al momento solo Radu e Marusic sono certi di restare. Luiz Felipe ha l’accordo col Betis Siviglia, Patric col Valencia, Strakosha andrà via se Sarri non farà un passo verso di lui. C’è bisogno che l’allenatore decida il suo futuro, si fidi dei suoi dirigenti e comprenda che la disponibilità economica per quello che bisogna fare nei prossimi mesi non è illimitata.
L’accordo attuale era valido fino al 2023 con eventuale rinnovo, quello che la Lazio stava proponendo qualche mese fa al tecnico sarebbe durato quattro stagioni. Un progetto a lunga durata che Lotito voleva chiudere in fretta ma che, poi, ha messo da parte non si sa bene per quale motivo. Ora ci sono due partite importanti, poi dopo il derby del 20 marzo una sosta per gli spareggi mondiali dell’Italia che potrebbe segnare la svolta. Se si ha la volontà di trovare l’accordo, non dovrebbero esserci problemi per assicurare un futuro al sarrismo biancoceleste che sta nascendo nell’ultimo mese. I tifosi sperano, non è più tempo di attendere. Il Tempo\Luigi Salomone