CorSera | Sarri-Lazio, (ri)scoppiato l'amore: il rinnovo sarà il tocco finale
Si sono annusati, conosciuti e piaciuti. In fretta e in abbondanza. Tanto che - Lotito dixit - «il rinnovo del contratto di Sarri è pronto» (dicembre, cena di Natale, davanti alla squadra ancora titubante per le scelte del nuovo allenatore). Poi sono allontanati. Un po' per i risultati che non sono stati buoni, alimentando qualche piccolo dubbio nella società, e un po' per il mercato povero, anzi nullo, condotto a gennaio, situazione che ha granito l'allenatore. Le ultime partite, però, hanno ricreato una situazione di idillio. Tra la Lazio e Sarri, insomma, è riscoppiato l'amore. A Lotito e Tare piace la squadra che hanno visto nel 2022: il gioco, l'autorevolezza con cui sta in campo, l'armonia tattica, anche i risultati. Che non sono stati straordinari - pesa soprattutto la batosta incassata in Coppa Italia contro il Milan - ma comunque confortanti, tanto che i biancocelesti sono ancora in piena corsa per entrare nelle coppe. L'Europa League è svanita, è vero, però solo dopo avere lottato quasi alla pari con il Porto, che nel girone di Champions si era messo alle spalle proprio la squadra di Pioli: un avversario forte, dunque. E gli ultimi segnali hanno accresciuto la fiducia: la sconfitta immeritata contro il Napoli, dopo un primo tempo eccellente, e la bella e ampia vittoria di Cagliari. Ora c'è la definitiva convinzione di avere preso la strada e l'allenatore giusti. Anche Sarri è soddisfatto della Lazio, al di là delle tante voci che lo vogliono scontento e maldisposto. Più volte ha dichiarato di trovarsi a meraviglia nell'ambiente biancoceleste, adesso si rende conto che può lavorare con (relativa) serenità sulla sua idea di calcio. Lotito non lo ha accontentato in tutte le sue richieste sul mercato, in particolare a gennaio, però il club ha lavorato per permettergli di coltivare il suo progetto tattico e in estate non ha esitato a rivoluzionare l'organico per prendere giocatori adatti al 4-3-3. E questo non è scontato che accada. Un comportamento che un tipo come Maurizio, così legato alla filosofia di calcio che ama, non sottovaluta affatto; alla Juventus, ad esempio, era andata in modo differente, e alla fine era stato lui a doversi adattare a calciatori poco inclini a mettere in pratica un certo modo di giocare. Ora che è tornato l'amore, si può prevedere che entro breve riappaia anche il contratto. Lungo fino al 2025, un po' più ricco rispetto a quello attuale, senza possibilità (o quasi) di cedere a tentazioni esterne. Lotito e Sarri hanno sfiorato di nuovo l'argomento in questi giorni, nei loro frequenti colloqui. Entro breve potrebbe esserci la svolta. Quella definitiva. L'amore c'è, perché tradirlo? CorriereDellaSera/Stefano Agresti