Castellanos, le prime parole da giocatore della Lazio: “Ho tanto da imparare da Sarri e Immobile”
Intvevruit ai micio enti di Lazio Style Channel, il nuovo attaccante della Lazio Valentin Castellanos ha espresso le sue prime parole da giocatore biancoceleste. Questo il suo intervento: “Quando il mio agente mi ha informato dell'interessamento della Lazio, non ho esitato ad accettare per la storia del club e per quello che rappresenta nel mondo. Sono molto felice che, grazie a tutte le parti in causa, si sia trovato velocemente l'accordo. Sono molto contento!" "Le prime impressioni da quando sono qui sono sul mister, visto che sto lavorando con lui. E' un allenatore con molta esperienza e con un nome importante che può aiutarmi a migliorare nello stile di gioco. La sensazione è che grazie a lui tutti noi possiamo apprendere tanto e crescere professionalmente. La Lazio è un grande club con un centro sportivo incredibile e i suoi tifosi sono molto passionali, ti sostengono sempre nella buona e nella cattiva sorte. Questo è fondamentale". "Higuain è stato un giocatore molto forte, il mister lo ha allenato e gli ha insegnato molto. Ci sono anche molti calciatori argentini che sono passati da qui, come Hernan Crespo. L'ho sempre visto in tv e oggi essere in un grande club come la Lazio è entusiasmante" "Ciro è un grande giocatore, è il nostro capitano. Da lui impari tanto divertendoti ogni giorno, aiuta molto sia me sia i giovani. Ciro qui è un'istituzione, siamo fortunati a poter lavorare con lui tutti i giorni. Impari molto come goleador e per il nome che ha qui alla Lazio. Devi approfittarne e divertirti, ci aiuterà molto durante la stagione, ha ancora tanto da dare nel resto della sua carriera" "Il soprannome Taty nasce quando ero piccolo, quando dicevo le mie prime parole. Ancora non sapevo parlare, avevo due o tre anni. Ricordo che avevamo una macchinina con il clacson rotto che suonava e diceva "Taty, Taty, Taty" o almeno questo mi sembrava. Mia madre mi diceva: "Valentin, ripeti la parola come cane. E io "Taty". E lei: "Mamma". E io: "Taty". Ecco come è nato il mio soprannome" "La scelta del numero 19 nasce da un bell'episodio. Ero con i miei agenti a Roma e con Leandro, il mio consulente di immagine. Avevamo appena chiamato un taxi dall'albergo dovevamo andare a cena e ci hanno dato un ticket con scritto L'Aquila19. Così ho pensato: "Ho l'aquila tatuata,è il simbolo della Lazio e il numero 19 è disponibile". Ecco come ho scelto il mio numero di maglia". "La Lazio ha avuto tanti calciatori argentini. Sono tanti quelli che ricordo. Crespo in primis per il suo ruolo in campo, per il nome e per la carriera che ha avuto è uno dei giocatori più importanti che hanno vestito questa maglia. Come Lionel Scaloni che oggi è l'allenatore dell'Argentina. Lucas Biglia e molti altri che hanno giocato qui, come Tucu Correa. La Lazio da sempre attrae calciatori argentini importanti"