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Tra i tanti temi che tiene in banco in casa Lazio non è senza dubbio di secondo ordine la questione legata allo Stadio Flaminio. Il Presidente Lotito è passato dalle parole ai fatti e presto potrebbero esserci aggiornamenti significativi che porterebbero ad un esito positivo della vicenda.

Questa mattina sulle colonne del Messaggero, l'assessore Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato ha parlato della vicenda Stadio Flaminio-Lazio.

Stadio Flaminio

Assessore, l'accelerazione sul progetto dello stadio della Lazio al Flaminio è una buona notizia per i tifosi biancocelesti?


È un'idea di cui si parlava da tanti anni, ora la SS Lazio è passata dagli intendimenti ai fatti concreti. L'iter è partito.

Quali potrebbero essere i tempi, in caso di esito positivo di tutti i passaggi, per vedere l'opera realizzata?
 

I proponenti stimano in circa 5 anni i lavori per la realizzazione della struttura e per le opere di urbanizzazione, è un investimento di circa 400 milioni di euro. Serve il tempo necessario per analizzare con serietà e puntualità il progetto e le tante criticità. Per questo abbiamo costituito un gruppo di lavoro coordinato dal Dipartimento Sport con gli uffici capitolini competenti per materia: Urbanistica, Lavori Pubblici, Patrimonio, Mobilità e Ragioneria Generale

Alcuni residenti hanno manifestato perplessità sul fatto che uno stadio per il calcio in quel quartiere non sia una buona idea. Lei cosa ne pensa?
 

Non amo i ‘signori del no a priori'. Il Flaminio, fin dalla sua nascita, è stato uno stadio a vocazione sportiva: progettato nel 1908, ha mantenuto questa funzione con la ristrutturazione per le Olimpiadi del '60 ed è stato attivo fino al 2011. Possiamo dire che è nato prima del quartiere stesso. Ora gli uffici competenti e i tecnici devono verificare se il progetto sia o meno compatibile con il tessuto urbano che è completamente cambiato negli ultimi 50 anni. Solo successivamente potremo esprimere un giudizio completo.

La Roma Nuoto ha inviato una lettera all'ANAC per denunciare presunti favoritismi del Campidoglio alla Lazio. Eppure, siete stati voi a favorire il loro percorso.


Siamo ormai su 'Scherzi a Parte', è un'accusa falsa e temeraria. La valutazione della proposta della Roma Nuoto, peraltro, non è ancora conclusa: è in corso l'analisi del piano economico finanziario la cui asseverazione è stata presentata solo il 10 gennaio 2025. Siamo stati sempre disponibili al confronto, ma non accettiamo illazioni: chi amministra una città, deve farlo in autonomia, nel rispetto delle regole e senza pressioni di alcun tipo.
Quando il Tar ha chiesto di riaprire la loro Conferenza dei servizi, avviata sotto la giunta Raggi, lo abbiamo fatto in tempi record e i nostri uffici hanno sempre dato modo alla Roma Nuoto di integrare la documentazione quando è risultata carente.

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