VAR - Depositphotos
VAR - Depositphotos

Era prevedibile e così è stato: Fiorentina-Lazio ha trascinato su di sé una montagna di polemiche a causa delle scelte arbitrali che hanno visto l'assegnazione di due calcio di rigore alla Viola, a far discutere soprattutto il secondo con il “fallo” di Tavares su Dodò.

Poco fa è intervenuto a Radio Laziale nel corso della trasmissione Lazio Social Club, l'ex arbitro Paolo Bertini che ha commentato gli episodi del match di ieri interrogandosi poi sulla deriva che sta prendendo il calcio con l'uso del VAR

Il commento di Paolo Bertini

Vorrei fare un ragionamento generale e non specifico sull'utilizzo del VAR ed il peso che stanno avendo episodi che lasciano stupiti. Il VAR sterilizza molti interventi, cioè non dà la rilevanza dell'intensità del tocco e dal momento che si utilizza vengono fischiati, ma questo solo nel nostro campionato all'estero no, nelle coppe l'utilizzo del VAR è limitato così dovrebbe essere, deve essere utilizzato solo negli episodi clamorosi. Non è il caso di domenica perché è stato l'arbitro che ha sanzionato l'intervento ma è chiaro che questa lettura artificiale spinge gli arbitri ad utilizzare un metodo che è molto forzato. Può portare a rivedere anche le regole del gioco e all'esagerazione.

Il VAR

Purtroppo sta arbitrando il VAR, la lettura che gli arbitri danno in campo è diversa. Il calcio è uno sport di contatto, rivisto in televisione ogni contato potrebbe determinare un rigore ed è difficile determinare l'intensità del fallo che si va a leggere. Nello specifico ieri il primo fallo di Guendouzi ai tempi miei non sarebbe stato dato ma ci può stare, l'altro viene fatto quando la palla è andata via, una roba incidentale che leggo male ed interpreto male se non con il fatto che il VAR condiziona molto gli arbitri. 

La personalità dell'arbitro 

Ad Orsato trasmettevano un messaggio e diceva “Ho visto ed è inutile che venga”. Orsato era in evidente “fuorigioco” perché il resto della truppa non aveva la sua stessa personalità e forza nel confermare certe decisioni e responsabilità e le polemiche nascevano dal momento che altri arbitri ricorrevano al VAR, questo rende non omogenea le valutazioni all'intero della squadra arbitrale ma è abbastanza naturale che ci siano diversità tra singoli arbitri. Quello che è meno logico è che il VAR attraverso le proprie letture va ad incidere su quello che è lo stile di arbitraggio perché non è bello essere sopravanzati, quando l'arbitro ricorre al VAR è sempre una sconfitta perché vuol dire che non ha visto. Ovviamente ti condiziona dal punto di vista dello stile di arbitraggio.

Orsato

Rigore Tavares e dinamica di gioco

Risulta di difficile comprensione è il punto di caduta dell'utilizzo del VAR che non è stato determinato con certezza e perizia tutti noi seguiamo il calcio internazionale e al di là delle sviste e degli errori, ma nell'utilizzo del VAR viene fatto in maniera molto più centellinata, quello di ieri non era un evidente errore, il VAR sterilizza questo gioca e lo fa diventare come la Play Station.

Quali diventano le azioni in cui è necessario il VAR? Utilizzo dei challenge?

Non è che non ritengo utile VAR, quanto al momento in cui lo si introduceva non si erano fatte valutazioni sul punto di caduta, era logico che ci sarebbero stati una sequenza di passaggi progressivi che avrebbero portato  queste disfunzioni. Soprattutto nel nostro campionato è una questione di pressioni mediatiche, questo abbinamento tra l'utilizzo e difficile accettazione dell'errore, ecco che l'utilizzo è disfunzionale. Lo scorso anno si era cercato di tornare indietro e cerano riusciti a diminuire il numero di interventi, poi però ci sono queste situazioni in cui è difficile comprendere perché si vadano a rivedere queste situazioni al VAR

Contatto su Patric e fallo di mano di Dodò?

Con lo stesso metro di giudizio si possono andare a vedere anche quelli, ma al di là del singolo episodio va guardato tutto il sistema.

Uniformità di giudizio?

Io mi aspetto la non uniformità perché è umano, ma diventa meno tollerabile sul mezzo tecnologico che riprende queste cose, ma si torna al solito punto, va disciplinato meglio l'utilizzo di questo strumento.

È una stupidaggine dire di arrivare ad avere vere e proprie squadre di arbitri fisse?

Non lo è in linea teorica ma pratica perché poi si lega i destini delle carriere degli assistenti a quell'arbitro, questo principio è stato abolito tanti anni fa, le terne fisse funzionavano a livello di intesa ma non a rilevare i meriti e demeriti. I

Sul VAR io ero uno dei pochi che diceva a suo tempo: “verifichiamo il punto di caduta”. L'utilizzo dei challenge può essere lo step successivo, però poi occhio perché quello successivo è il tempo specifico e diventa così un altro sport, occhio a che deriva si può andare incontro. 

Il calcio del futuro

La pallavolo è fatta di grandissimi interruzioni, il basket è un altro sport che ha beneficiato del tempo specifico, ma il calcio è uno sport diverso. L'invito mio è di valutare dove potremmo andare a cadere. Serve fare un passo indietro ma non cancellando il VAR ma nel tornare all'utilizzo del VAR solo nei momenti davvero topici. È stato l'utilizzo eccessivo del VAR che ha portato queste storture, io toglierei invece che mettere, farei alcuni passi indietro invece che avanti sennò si rischia di avere un altro sport.

Dinamo Kiev-Lazio: Scelto l'arbitro del match - LA DESIGNAZIONE
Raul Moro: "Amo la Lazio, sogno di tornare. Pedro un campione. E su Sarri..."