Lazio Women, Claudia Palombi: “La Lazio, Grassadonia e il ruolo: vi racconto tutto”
L’attaccante della Lazio Women si è raccontata a Be.Pi TV
L'attaccante della Lazio Women, Claudia Palombi, è intervenuta ai microfoni di Be.Pi TV, durante il programma BWomen, per un'intervista sul mondo biancoceleste. Queste le sue parole:
Possibile seconda promozione con Lazio
Mancano ancora 7 partite, nulla è scritto. Il campionato è così bello che si deciderà alla fine, spero di ottenere la promozione che sarebbe l'ideale per tutta la società che ha investito molto, creando un bel gruppo con ragazze che lavorano sodo sempre. Mancano comunque tante gare quindi non mi sbilancio perché dietro ci sono squadre forti che ci daranno filo da torcere fino alla fine del campionato. Ci aspettavamo questo vantaggio sulle altre? Non me lo aspettavo perché la Ternana ha una grande squadra con un grande allenatore, il mio pronostico era di averle dietro fino alla fine. Non so come andrà però questo gruppo è molto unito, siamo ragazze che si conoscono da tanti anni
Sul gruppo
Quando sono andata via e sono tornato la base c'era ancora. Si sono aggiunte ragazze che hanno portato esperienza ma anche qualità. Lavoriamo sodo tutti i giorni, il mister ci chiede tanto soprattutto dal punto di vista mentale e siamo orgogliose di quello che stiamo facendo
Il ruolo
Sono sempre stata abituata a giocare a 2 davanti, giocavamo con il 3-5-2 ma negli anni la cosa si è evoluta. Ho giocato trequarti dietro a 2 ma anche a una punta, come ora. Mi piace variare su tutto il reparto d'attacco. Io personalmente sento mio il ruolo, a meno che non gioco in mezzo a 2 colossi che non me la fanno vedere ma per il resto amo il mio ruolo. Alla Ternana auguro magari di arrivare seconda e di vincere i play-off
La Lazio e la Res
La Res non è la Roma e va precisato, soprattutto per me che sono laziale. La Res per me va oltre i colori comunque: è casa, è famiglia. La Lazio però è qualcosa di grande, di troppo forte ma non ho mai sentito la differenza di colori addosso
L’importanza dell’allenatore per un gruppo di donne
Vedendoli da fuori non è per niente semplice: noi siamo più gestibili dal punto di vista mentale, ci hanno sempre detto che le donne si applicano di più (ride ndr). Dal punto di vista morale, mentale ma anche di difficoltà che si può avere tra i 2 sessi di certo capire una donna non è facile ma anche capire gli uomini non lo è. Grassadonia è alla prima esperienza femminile credo che per lui sia difficile ma è un uomo con un carattere forte, non sta trovando problemi con noi anzi ci sta trasmettendo molto
L’evoluzione del calcio femminile
Credo che la maggiore curiosità delle ragazze sia perché ciò che abbiamo ora non lo avevamo. Prima era una baraonda, ti allenavi alle 20 di sera, non preparavi nulla, ti allenavi sui campi a 8. Cose che oggi sono scomparse, anche con la Lazio sono appena 2 anni che ci alleniamo a Formello. E' cambiato il calcio ed è così che la curiosità nasce. Hai voglia di imparare cose nuove
Allenatore uomo o donna?
Per me è indifferente, conta avere conoscenze giuste, esperienza e metterla al servizio dello spogliatoio a prescindere che sia maschio o femmina
Differenze tra la Morace e Grassadonia
Non c'è tanta differenza, entrambi sono straordinari, studiano molto l'avversario, sono pignoli al massimo. Sotto questo punto di vista non vedo differenza. Una se proprio devo notarla è la gestione della gara: la Morace era molto frenetica mentre Grassadonia appare più calma e forse gestisce meglio le emozioni in panchina