DAZN e il contrasto al “pezzotto”: cosa rischiano gli utenti e le novità legali
Pezzotto e streaming illegale: sanzioni in aumento e lotta rafforzata contro la pirateria online
L’utilizzo di piattaforme IPTV illegali, note come “pezzotto,” è sotto forte scrutinio da parte di DAZN e delle autorità italiane. La battaglia contro la pirateria online si è intensificata grazie all’introduzione del Piracy Shield, un sistema innovativo che blocca in tempo reale i flussi illegali di streaming. Questo strumento non solo monitora le attività, ma traccia anche gli utenti collegati, consentendo sanzioni rapide ed efficaci.
Rischi per chi usa il pezzotto
Gli utenti scoperti rischiano multe salate che variano da 154 a 5.000 euro, con pene più severe in caso di recidiva. Inoltre, i loro dati personali, compresi quelli di pagamento, possono finire in circuiti di truffa, aumentando i pericoli di furto di identità. Alcuni casi hanno mostrato che malware nascosti nelle app illegali possono compromettere i dispositivi degli utenti, sottraendo informazioni sensibili come i dati bancari o utilizzandoli per produrre criptovalute.
Operazioni contro il pezzotto in Italia
Recenti indagini hanno rivelato che le IPTV pirata sono spesso legate a organizzazioni criminali, come la camorra, che sfruttano questa attività per generare profitti milionari. Le autorità italiane hanno bloccato centinaia di server e indirizzi IP illegali, mentre decine di persone sono state indagate per reati quali frode informatica e associazione per delinquere.
Questa strategia, adottata in collaborazione con operatori telefonici e piattaforme legali, sta trasformando il panorama della lotta alla pirateria. Per ulteriori dettagli, puoi leggere l’articolo completo su Fanpage qui.