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Il tennis italiano dice addio a Lea Pericoli, soprannominata La Divina. Fu Gianni Clerici, ex tennista italiano, a darle questo soprannome per l'eleganza che metteva in campo e anche al di fuori, nella vita di tutti i giorni. Lea Pericoli fu precorritrice nell'outfit del tennis mondiale, aveva creato un binomio di opposti che rimarrà sicuramente nella storia. Da una parte un abbigliamento stiloso e raffinato, come le gonnelline in piume di struzzo o caratterizzate da petali di fiori, dall'altra parte un atteggiamento da guerriera che non riusciva a scalzare la sua raffinata eleganza. 

La sua vita

Lea Pericoli era nata nel 1935 a Milano, a soli 2 anni si è trasferita con i suoi genitori, mamma Jole e papà Filippo, in Etiopia. Il suo avvicinamento al tennis ha quindi radici africane, in particolare ad Addis Abeba, dove il padre costruì un campo. Negli anni successivi tornò in Italia dividendosi tra sport e lavoro, a Milano lavorò anche come segretaria in una ditta di import-export. Nel 1973 un evento della sua vita che cambiò la sua esistenza. La terribile diagnosi di un carcinoma, si operò e ne uscì, vincendo, a soli 6 mesi dall'intervento chirurgico, il campionato italiano di tennis. Divenne testimonial della lotta contro il cancro al fianco di Umberto Veronesi.

La carriera nel mondo del tennis

La tennista milanese nel suo palmares colleziona ben 27 titoli vinti ai Campionati Italiani. Per ben quattro volte negli ottavi di finale nel singolare al Roland Garros, poi in semifinale nel doppio e nel doppio misto. Ed ancora, tre volte negli ottavi al singolare di Wimbledon, due volte nel doppio misto e una volta ai quarti nel doppio. A 40 anni il ritiro dal tennis giocato. Lea Pericoli non lasciò mai però il mondo tennistico, si dedicò al giornalismo, scrivendo per Il Giornale e alle telecronache dei match tennistici, fu infatti la prima donna a commentare una partita di tennis. 

Le parole di Nicola Pietrangeli

Il campione italiano di tennis, Nicola Pietrangeli, ha lasciato un suo ricordo, commosso ed emozionato, ai microfoni dell'ANSA. Pietrangeli ha sottolineato il legame profondo che aveva con Lea Pericoli.

Lei per me è stata una sorella ed una compagna di vita. Non bastano le parole per descrivere quello che provo. L'ultima volta ci siamo visti lo scorso anno alle Finals a Torino. Lea si era chiusa un pò in sè stessa. Sto soffrendo perchè non potrò nemmeno andare al funerale, sarò criticato ma spero la gente capisca.

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