Ancora non del tutto chiara la dinamica dell'incidente che la mattina dello scorso 16 aprile ha coinvolto l'attaccante biancoceleste Ciro Immobile alla guida della sua Land Rover che si è scontrata con il tram della linea 19 condotto da Valter Mannoni. Come riporta tag24.it, sono già stati più volte ascoltati i testimoni che hanno assistito all'incidente e, per fare chiarezza, l'avvocato Erdis Doraci (legale di Ciro Immobile) è intervenuto recentemente ai microfoni di Tag24. Di seguito le sue dichiarazioni:   Martedì c’è stato il conferimento dell’incarico. Cosa è successo e quali sono le novità? “C’è stata appunto l’accettazione dell’incarico da parte del perito Ing. Scipione. I quesiti sono stati letti da parte del Giudice sulla base anche delle rappresentazioni del PM, del collega che difende il macchinista e del sottoscritto”. Si parla di versioni contrastanti da parte dei testimoni. È così? “Semmai versioni concordanti, almeno sulla luce dei semafori. Mi spiego! Ci sono tre o quattro testimoni identificati e sentiti dalla PG che, a detta anche del PM, se analizzati in base alla frequenza dei semafori sostengono Ciro sia passato con il verde. Un solo testimone all’interno del tram dice in modo equivocabile, ‘siamo partiti quando è diventato verde’. Peccato però che i semafori del tram non hanno colori, e dalla fermata del tram si vede anche il semaforo adiacente che si riferisce alle macchine, per cui facile abbia fatto confusione! Altro contrasto si riferisce, sempre all’interno del tram, al macchinista, c’è chi dice si sia alzato alla fermata per obliterare e c’è chi dice no. In questo caso il rischio che si sia quindi distratto diventa non indifferente”. Quali sono i prossimi passi e quali i tempi? “Ci sono 90 giorni per il deposito della perizia cinematica a firma dell’Ing. Mario Scipione, professionista rinomato e con l’esperienza giusta per chiarire la dinamica di un’incidente così complesso. Perché no, per verificare anche se, come molti autisti sostenevano più volte, si sia trattato di un malfunzionamento del semaforo con luce verde per entrambi. C’è da dire però che gli elementi a disposizione sono ridotti considerato che le telecamere non c’erano e che i mezzi non sono stati sequestrati. C’è piena fiducia nella magistratura e mi preme puntualizzare ancora una volta come, per fortuna, al di là dei mezzi, non ci siano state conseguenze gravi per nessuna delle persone coinvolte”.

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