Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Dotsport, l'ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi si è espresso sulla rottura tra Igor Tudor e la Lazio. Dopo aver ottenuto discreti risultati in campionato, a Tudor va riconosciuto il merito di aver rialzato una stagione complicata, portando la squadra a qualificarsi in Europa League.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dal suo atteggiamento duro e ostile, che ha causato delle forti incongruenze tra lui e la società riguardo al valore effettivo della rosa: secondo il tecnico croato, praticamente mezza squadra (si parla di circa 8 giocatori) avrebbe dovuto essere smantellata in estate e intercambiata con giocatori funzionali al suo gioco. Uno sforzo ritenuto eccessivo per Lotito e Fabiani, i quali, facendo intendere le proprie intenzioni e negando questa possibilità, hanno portato alle dimissioni dell'allenatore ex Marsiglia. Successivamente sarà poi ingaggiato Marco Baroni alla guida della prima squadra.

Igor Tudor
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Queste le parole di Tacchinardi:

“Tudor stava facendo bene e si vedeva già la sua mano sulla squadra”

Sono convinto che Igor poteva creare un ciclo. Si vedeva già la sua mano sul modo di giocare della squadra. Era riuscito a incidere in poco tempo, ottenendo anche ottimi risultati. Per questo mi ha sorpreso e mi è dispiaciuto che si sia arrivati a questa soluzione

Poi, una breve digressione sul fatto che, effettivamente, anche il croato ha avuto le sue colpe: la sua voglia di rivoluzionare la rosa a disposizione andava oltre le possibilità della società.

“A volte bisogna capire le difficoltà, ma bisognava arrivare a un compromesso”

Forse è stato un po’ troppo intransigente. A volte bisogna anche capire le difficoltà delle società per le quali si lavora. Ha chiesto di cambiare 8 giocatori, che sono oggettivamente tanti. Si poteva arrivare a un compromesso. Per me alla lunga ci perde la Lazio con questa decisione, ma anche Tudor deve riflettere su quanto è accaduto

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