Mercato 2019-2020, Lazzari e Vavro nell'anno del Coronavirus
Lazzari, Vavro, Jony e Adekanye: questi gli arrivi estivi per la Lazio di Inzaghi
Prosegue la marcia di avvicinamento della Lazio verso l'esordio in Serie A, con la sfida casalinga al Venezia in programma domenica sera. In attesa dell'inizio della nuova stagione, analizziamo il calciomercato nell'estate 2019.
Le scelte in entrata
Il mercato estivo vede arrivare nella capitale quattro giocatori, volti a rinforzare fase difensiva il reparto offensivo. In difesa arriva lo slovacco Denis Vavro, arrivato dal Copenaghen per una cifra superiore ai dieci milioni di euro. Sulle corsie esterne arriva dalla Spagna Jony, che a seguito dell'esperienza al Malaga riesce ad essere tesserato dopo diverse settimane di attesa. Il colpo dell'estate è Manuel Lazzari, esterno destro di proprietà della Spal che arriva a Roma su esplicita richiesta di Simone Inzaghi, per una cifra vicina ai quindici milioni di euro. Coinvolto nell'operazione anche Alessandro Murgia, con il centrocampista biancoceleste che lascia la capitale a due anni dal suo gol in Supercoppa contro la Juventus. In avanti arriva lo svincolato ex Liverpool Bobby Adekanye, che faticherà a trovare spazio nell'arco della stagione. In uscita sono diversi i movimenti di mercato, con diversi profili lontani da Roma. Il brasiliano Wallace passa al Braga in prestito con diritto di riscatto, mentre Milan Badelj torna a Firenze in prestito con diritto di riscatto. Con Romulo tornato a Genoa dopo il prestito a Roma, vanno in Inghilterra Pedro Neto e Bruno Jordao, per vestire la maglia del Wolverhampton. Deludente fu senza dubbio la sessione di mercato invernale, quando con una Lazio così in alto sfumò la trattativa legata a Oliver Giroud, passato poi negli anni successivi al Milan.
I risultati
Sotto il profilo dei risultati quella 2019-2020 fu probabilmente la più esaltante stagione del precedente decennio, con una Lazio che contro ogni pronostico contendeva il primato in classifica con Juventus e Inter, con un Immobile scatenato e supportato da Milinkovic-Savic e Luis Alberto, oltre all'incredibile apporto che Caicedo donò allo scacchiere di Inzaghi, per quella che fu ribattezzata la “zona Caicedo”. Come tutti ricordiamo il coronavirus spezzò la magia di quella Lazio, poi costretta a giocare una partita ogni tre giorni per il resto del campionato, per un organico evidentemente non adatto al nuovo calendario. Al netto elle difficoltà, gli uomini di Inzaghi centrarono il quarto posto in classifica garantendosi un posto in Champions League. Deludente invece il percorso in Europa, che vide Immobile e compagni eliminati in un girone composto da Cluj, Celtic e Rennes. Se il percorso della Lazio si interruppe ai quarti di finale di Coppa Italia contro il Napoli, sconfitta per uno a zero da un gol di Insigne, grande soddisfazione arrivò invece in Supercoppa, quando Luis Alberto, Lulic e Cataldi si imposero sulla Juventus in Arabia, battendo i bianconeri per la seconda volta nel giro di dieci giorni.