Quattro personaggi in cerca di una firma d’autore con la Lazio. Dia, Noslin, Stengs e Deli-Bashiru, sono loro. L’impressione, o forse qualcosa di più, è che almeno tre possano arrivare a stretto giro in questo stranissimo e diabolico poker a incastro. Solo Tchaouna ha messo davvero il suo futuro nero su bianco con un blitz a Formello e può considerarsi un acquisto bello e fatto. Depistaggi continui, quattro trattative imbastite, chiuse e lasciate in un limbo. 

Bloccato Dia, ma si punto anche a Noslin

Dia resta a un passo, bloccato da domenica pomeriggio, ma non è affatto chiuso finché non ci saranno le firme e lo scambio di documenti, nonostante l'accordo su un quadriennale col senegalese e con la Salernitana per il prestito con obbligo di riscatto. Ieri il ds Petrachi ha usato il fioretto con l'entourage del 27enne per scongiurare oggi il Collegio arbitrale, sistemare bonariamente le divergenze da marzo (danni e stipendi pregressi) e spianare la strada verso Formello. Il tempo che scorre fa strategicamente gioco alla Lazio, che non affonda il colpo granata in canna, e anzi punta a sfruttarlo per mettere pressione al Verona a cedere a cifre più contenute Noslin, l'unica esplicita richiesta di Baroni, divenuto quindi il primo obiettivo in attacco. Setti lo valuta 18-20 milioni, sarà decisivo un incontro con Lotito, che vuole abbassare il prezzo, al di là dell'inserimento di Akpa Akpro e di Cabal nel pacchetto. 

Cabal al posto di Pellegrini

Quest'ultimo piace a Baroni al posto di Hysaj o Pellegrini (in uscita) come terzino sinistro. L’operazione è caldissima, i due presidenti sono molto amici e da anni si stringono la mano prima di fine giugno, quando chiude il bilancio.

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