TuttoSport | Lazio, ingombro Porto sulla via della Serie A
Maledetta Europa, che si porta tutto via. La Lazio affaccia all'andata dello spareggio di Europa League in casa del Porto e quello che risalta subito agli occhi è il ruolino degli ultimi anni. Un lustro di tentativi, più o meno convinti, di sfondare anche il muro oltre le Alpi, senza troppi colpi a effetto. Al contrario della Lazio di Coppa Italia, che dopo la Juventus aveva fatto parlare di sé come il club con più trofei dopo i bianconeri, in Europa è quasi sempre stata un'agonia. Pronti via, il dato è subito evidente e racconta dei biancocelesti negli ultimi cinque anni succubi degli eventi. Con Simone Inzaghi, dominatori seriali nel girone di qualificazione ma poi sciolti come neve al sole quando il gioco si è fatto duro. Lo scontro diretto, questo l'incubo di Immobile e compagni, che nel doppio confronto si sono spesso dispersi. Un lustro, l'ultimo coinciso con l'attuale allenatore dell'Inter, in cui in Europa negli ultimi 5 anni (quindi dal 17/18 a oggi), in 40 partite disputate in Europa (compresa l'ultima in Champions), sono arrivate 16 vittorie, 11 sconfitte e 9 pareggi. Curioso però come le sconfitte in trasferta siano clamorosamente alte: 11 su 16. Il 25% del totale, una cifra su cui sicuramente riflettere. Non tanto sulla reale qualità della rosa, perché poi in Champions lo scorso anno, quando il gioco s'era fatto serio e duro, la Lazio tenne botta, pareggiando a Dortmund e rischiando di fare altrettanto a Monaco contro il Bayern. Ma la dice lunga su quanto la squadra biancoceleste ci abbia messo del suo per non considerare mai abbastanza degno l'impegno europeo. Una maledizione? Forse. Oppure semplicemente l'impegno sul fronte campionato che ha sempre rappresentato la priorità rispetto a quello europeo. A maggior ragione che quest'anno al posto di Simone Inzaghi sieda in panchina Maurizio Sarri, uno che l'Europa League sa come si vince (già fatto con il Chelsea tre anni fa) ma sa anche bene quando è meglio mollare la presa quando il dispendio di energie rischia di diventare un boomerang per il resto della stagione in campionato. Non è un caso che lo stesso tecnico toscano qualche giorno fa dopo la vittoria sul Bologna, abbia ammesso: «Io la squadra per la continuità aspetto di valutarla contro l'Udinese alla prossima di campionato. A Oporto è una partita difficile, possiamo perdere perché avremo contro avversari forti...». Della serie, vediamo cosa accade, ma non vi aspettate i salti mortali. Quelli, la Lazio, vuole provare a farli per tornare in Champions. TuttoSport/Simone Di Stefano