Il Messaggero | Lazio, lo showman Gabriele Corsi: "Io, sarrista deciso spero in Pedro: è la legge dell’ex"
Gabriele Corsi, l’eliminazione dall’Europa League fa ancora male… "Ci sono partite che sono fatte di episodi e col Feyenoord è andata così. Però penso anche che vada accettato il verdetto del campo a prescindere dalle attenuanti. Ci è mancato solo il gol".
Ora c’è la Conference… "Non sarà la coppa dei perdenti, ma sicuro non è di primo piano. Non avendogli dato gran peso la scorsa stagione ora non possiamo farla passare per un obiettivo prefissato. Ci si accede se fallisci in altri traguardi. È sempre una coppa, sì, ma non è che diventi “campione d’Europa” come ogni tanto leggo in giro".
Che ne pensa del rapporto con gli arbitri? "Voglio proporre alla società di togliere la maglia biancoceleste e metterne una gialla, così almeno evitiamo che ogni volta ci sventolino le ammonizioni sotto il naso (ride, ndr). Scherzi a parte, bisogna vincere anche in queste situazioni avverse e credo che Sarri stia lavorando su questo".
Il tecnico la convince? "Sono un sarrista militante. Quando la squadra gioca bene è uno spettacolo per chiunque vederla. Non mi sento di fare critiche su possibili aspetti che non funzionano. Il mister vede i calciatori giorno per giorno, sa lui quali sono le scelte migliori".
Forse però si poteva gestire meglio la situazione di Milinkovic… "Vero. È assurdo il modo in cui lo abbiamo perso per il derby, però se non lo avesse schierato e fosse andata male ci sarebbero state anche più critiche".
Né lui, né Ciro, assenze pesanti… "Parliamo dei due più forti che abbiamo. Sono contento però che saremo rappresentati da un calciatore ritrovato e soprattutto un tifoso come Romagnoli".
Che derby si aspetta? "Io partirei già con i complimenti alla Roma per come ha giocato e vinto. Non è assolutamente scaramanzia, ma è una certezza (ride, ndr). A parte tutto, loro sono in un ottimo stato di forma psicologica. Arrivano carichissimi, mentre noi dobbiamo mordere subito la partita per riscattarci dopo una settimana difficile".
Cosa manca alla rosa della Lazio? "Non è possibile stare ancora senza il vice Immobile. Se si vuole diventare forti e aspirare a fare il calcio che ha in mente Sarri ti servono riserve all’altezza in tutti i reparti".
Il derby che ricorda con più piacere? "Tutti quelli vinti. È sempre una partita difficile da vedere per me, lo soffro. Mi è piaciuto molto quello d’andata dello scorso anno con Sarri sotto la Nord con Olympia. Poi Pedro fece subito il gol dell’ex, magari si ripete".
Mentre il suo programma procede a gonfie vele, dove vedrà la partita oggi? "Devo dire che “Don’t Forget the Lyrics”, in onda su Nove tutti i giorni nella fascia pre-serale, sta avendo un gran seguito. Oggi con le gambe sarò a New York per la maratona, ma il mio pensiero sarà tutto per il derby, speriamo bene".
Il Messaggero.