Da stasera a martedì prossimo la Lazio si gioca la Champions presente e futura in tre sfide. Si comincia oggi al Franchi contro la Fiorentina, venerdì c'è il Milan all'Olimpico e martedì 5 marzo il Bayern Monaco in Germania. Quest'ultima è una gara a eliminazione diretta, ma anche le prime due ci assomigliano molto. Specialmente quella di oggi perché sia la Lazio che la Fiorentina hanno bisogno di una vittoria per continuare a sperare in un aggancio alla zona Champions, seppur comunque difficile.

La rimonta è ancora possibile, ma non si possono fare passi falsi. Il problema è che adesso la Lazio sta anche vivendo un'emergenza infortuni: Zaccagni torna oggi dopo un mese, ma starà in panchina e lo stesso vale per Vecino; Patric è ancora ai box e Gila è squalificato, dunque come centrali di difesa restano solo Casale e Romagnoli. Il primo, però, ieri ha avuto la febbre e non è sicuro di giocare stasera. In quel caso, accanto a Romagnoli giocherebbe Hysaj, ma neanche lui è al meglio.

A spingere la Lazio oltre gli infortuni ci proveranno soprattutto gli uomini chiave e i fari saranno puntati specialmente su Luis Alberto. A Torino lo spagnolo è tornato ad illuminare la scena dopo diverso tempo, servendo gli assist a Guendouzi e Cataldi. Per completare l'opera, adesso Luis Alberto deve tornare al gol. Ne ha segnati solo tre in campionato, di cui l'ultimo il 22 ottobre: a parte il primo anno in cui era sempre in panchina, non è mai stato a digiuno per così tanto tempo. Proprio i viola sono la sua vittima preferita (4 gol), così come il Sassuolo, squadra a cui ha segnato l'ultima volta. 

Gazzetta dello Sport

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