Proseguono i festeggiamenti in casa Lazio per omaggiare lo storico ed indimenticabile primo scudetto, quello conquistato dalla Banda Maestrelli il 12 maggio del 1974.

Dopo il volo della Lazio Paracadutismo a Tor di Quinto, la festa si è spostata all'Olimpico, dove l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha celebrato la S.S. Lazio coniando una medaglia speciale.

Le medaglie, coniate dalla Zecca dello Stato, sono in argento e disponibili, con una tiratura di 1974 pezzi, numero che rievoca l’anno della vittoria. Ogni creazione numismatica costituisce un’opera d’arte in miniatura per imprimere nella mente, incidendo sul metallo, i principali avvenimenti del Paese. 

Nel corso della presentazione è intervenuto il presidente della Lazio Claudio Lotito che ha reso omaggio ai campioni che mezzo secolo fa hanno conquistato il titolo: "Sono qui con grande orgoglio e mi sento addosso molta responsabilità: sono il custode di un patrimonio da mantenere e tramandare. Con questi eventi vogliamo appunto tramandare la storia unica del nostro club, un club insignito del titolo di ente morale perché trasmettiamo valori umani e civici oltre che sportivi.

Avere la possibilità di immortalare la nostra storia con un francobollo e una medaglia è motivo di grande orgoglio e  rende il nostro club un punto di riferimento per tifosi e città. Dico a tutti di crederci perché quella banda Maestrelli, composta da una squadra particolare e con grande spirito di gruppo, deve rappresentare lo spirito guida anche di questa squadra. Lo dico anche ai ragazzi ora, nel ‘74 non contava il discorso economico. Io ricordo che il presidente Lenzini era riuscito a fare il pater familias ed è riuscito con i suoi valori ad aiutare la squadra a raggiungere quei risultati. Spero che questo club e questa squadra possano ripercorrere esempi del genere, che rimarranno indelebili nella storia. Avere riferimenti certi come questi è fondamentale, quella squadra sentiva di dover rappresentare tutta la gente laziale che si sacrificava per loro nonostante i disagi economici. Voglio inculcare questa mentalità, non si vince solo con il potere economico.

Dobbiamo continuare a comporre una forza unita, ieri con molta soddisfazione le donne hanno vinto il campionato. Ringrazio mio figlio che segue con grande dedizione, forse anche troppa, le squadre. Ieri la Primavera ha battuto l’Inter 4-3, il sistema sta cambiando, le persone credono in quello che fanno come succedeva nel ‘74. Noi siamo la prima squadra della Capitale e questo dobbiamo ricordarlo tutti”.

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