Cavanda: "Felipe Anderson un grandissimo. Tudor? Vi dico tutto"
L'ex terzino biancoceleste si è raccontato ai microfoni di Radio Olympia, soffermandosi soprattutto su Igor Tudor
Intervenuto sulle frequenze di Radio Olympia, l'ex biancoceleste Luis Pedro Cavanda, uno dei protagonisti del 26 maggio, ha condiviso alcuni aneddoti della sua carriera, soffermandosi in particolare sulla figura di Igor Tudor, suo allenatore ai tempi del Galatasaray. Queste le sue parole:
Oggi è un giorno di addii in casa Lazio: cosa ne pensi di Felipe Anderson?
Felipe è stato un grandissimo dal primo all'ultimo momento. All'inizio lui aveva difficoltà a integrarsi nel gruppo, lo abbiamo fatto sentire a casa e quando gli è scattato qualcosa è diventato un mostro. Ha fatto benissimo. Quando non sei abituato a un tipo di calcio, perché il calcio italiano è molto diverso, tattico, serve tempo per ambientarsi ma poi ne è uscito alla grande
Sulla Primavera biancoceleste
Sono stato due anni con gli allievi e 2 anni con la primavera, da li è iniziato tutto e fa sempre piacere vedere le nuove generazioni andare bene, sono molto felice dei traguardi che stanno raggiungendo Sanderra e i ragazzi
Su Tudor:
Io l'ho conosciuto a Istanbul (Galatasaray), è arrivato a metà stagione e subito ha fatto sentire la sua presenza, ha un carattere molto duro. È un bravissimo allenatore, lo ha fatto vedere anche a Verona e Marsiglia, e sono sicuro che farà bene anche alla Lazio
Sui difetti di Tudor e sugli screzi frequenti con i suoi giocatori:
Anche con me ne ebbe. Quello che ho capito è che lui quando arriva in un posto nuovo vuole far capire che comanda lui. A livello calcistico è molto competente ma a livello umano non è uno dei migliori che ho conosciuto
Sarri-Tudor: ti aspettavi questa staffetta alla Lazio?
Non me lo aspettavo ma alla fine lui ha fatto un po' bene dappertutto e ci sta che arrivi in palcoscenico come la Lazio
Sul nuovo ciclo e ripartire dai giovani:
Il direttore sportivo non lo conosco ma penso che quando ci sono queste situazioni bisogna ricominciare da capo. Il gruppo deve prendere confidenza con i nuovi arrivati e sono sicuro che andrà bene come è sempre andato da queste parti