Italia, Mancini: "Con la Spagna partite sempre difficili, anche loro stanno cambiando come noi. Su Immobile e Retegui..."
Questa sera è in programma la gara tra Spagna ed Italia, valida per la Semifinale di Nations League. In vista del match in programma alle 20:45, al FC Twente Stadium di Enschede, il C.T. della Nazionale italiana, Roberto Mancini, si è espresso sulla gara di questa sera, ma anche sulla competizione e non solo, sui profili ufficiali web e social della FIGC. Queste le sue parole:
“Qualche volta indietro ci si torna, ci sono stati momenti bellissimi, molto duri, ma questo è parte dello sport, della vita e bisogna saper accettare tutto. Bisogna poi guardare avanti, perché abbiamo degli obiettivi importanti.
Anche la Spagna sta cambiando qualche giocatore come noi. Sappiamo che le partite contro la Spagna sono sempre difficili, sono una grande squadra che gioca un calcio offensivo e tecnico da tantissimo tempo. La partita credo sarà equilibrata, dovremmo avere un buon bilanciamento, avere una buona fase offensiva, cercando di tenere un buon equilibrio. Formazione comunicata alla squadra? Ancora no, vogliamo pensarci fino alla fine, cercando di non fare errori.
Sono soddisfatto, aver raggiunto ancora una volta la Semifinale di Nations League è una cosa molto positiva. E' stata raggiunta con giocatori molto giovani che avranno un gran futuro in Nazionale, ma sarò soddisfatto solo se vinceremo la partita.
Sorpreso dalla vittoria della Croazia? Hanno grandi giocatori, hanno fatto benissimo all'ultimo Mondiale, quindi non sono sorpreso.
Critiche sull'importanza della Nations? La Nations League è una competizione nata da pochi anni, quindi non gli si da importanza, oppure gli si da solamente se si perde, se si vince forse non gli si da tanta importanza. Vincere la Nations League sarebbe molto importante, è un trofeo che diventerà sempre più bello nei prossimi anni. L'hanno vinta il Portogallo e la Francia, due squadre fortissime in questo momento. Prima pensiamo di andare in finale, poi vediamo.
Siamo riusciti a lavorare 7/8 giorni, normalmente non lo facciamo. Stare insieme aiuta a migliorare il gruppo, certe situazioni. Questa è una cosa importante. Difficilmente la Nazionale ha questo tempo per preparare una partita. Sono stato molto contento dei miglioramenti che hanno fatto i ragazzi, soprattutto i giovani. Ci si dimentica in fretta, eravamo in un gruppo con Germania, Inghilterra ed Ungheria, giocando con tantissimi ragazzi con un'età media bassissima. Il fatto di aver vinto il gruppo è stata una cosa molto positiva, sono soddisfatto”.
Mancini poi ha parlato di Ciro Immobile, attaccante della Lazio, e Mateo Retegui, esprimendosi sulle caratteristiche dei due e sulla possibilità di vederli giocare insieme: “Si assomigliano molto, sono due bomber. Ciro è più esperto, Retegui è più giovane, ma potrebbero giocare anche insieme, non è detto che non lo possano fare”.
Il C.T. della Nazionale ha poi aggiunto: “I giovani sono bravi, gli va solo data la possibilità di giocare. In Italia i giocatori non sono mai mancati, magari ci possono essere dei momenti in cui mancano dei difensori forti, in questo momento magari mancano un po' di attaccanti, ma poi piano piano tornano. Si riesce sempre a mettere insieme una squadra valida.
Cinque anni da allenatore della Nazionale? Sono tanti, un po' come per il Presidente del Consiglio (ride, ndr.), è difficile fare per tanti anni il c.t. della Nazionale. Avrei sperato di aver vinto già un Mondiale, il nostro obiettivo era quello. Purtroppo non ci siamo qualificati, ora dobbiamo aspettare ancora due anni per arrivare anche a questo”.