CorSera | Acerbi si riprende la difesa della Lazio ma deve ancora riconquistare la tifoseria
Sono passati due mesi dall'ultima partita di Francesco Acerbi come titolare: era il 6 gennaio, l'avversario era l'Empoli, e segnò due gol in 8 minuti, un piccola catastrofe difensiva per la Lazio; Francesco s'infortunò al 25', poi la partita finì 3-3. Stasera, alle 20.45, a Cagliari (i sardi sono quarti nella classifica del girone di ritorno con 15 punti conquistati in 8 partite, 3 in più della Lazio), l'azzurro quasi sicuramente tornerà in campo dall'inizio accanto a Luiz Felipe. Un tempo si sarebbe accolto il ritorno di Acerbi come un evento decisamente positivo, ma qualcosa di importante è cambiato nel corso della stagione. Innanzitutto la Lazio ha avuto un rendimento difensivo particolare, almeno in campionato: con Acerbi in campo ha subito un gol ogni 48 minuti; senza di lui ne ha incassati uno ogni 88. L'inattesa conclusione statistica è che la coppia Luiz Felipe-Patric, con rari inserimenti di Radu, è molto più solida, tanto che nelle ultime 7 partite la Lazio ha finito il match quattro volte con la porta inviolata. E' vero che la formazione di Sarri recentemente ha trovato una nuova stabilità complessiva, ed è anche vero che ci sono stati passaggi a vuoto nelle coppe, ma è anche evidente la difficoltà di Acerbi a inserirsi nel calcio di Maurizio. Tra ciò che è cambiato attorno a Acerbi negli ultimi mesi, c'è anche l'atteggiamento dei tifosi. Quello che per tutti era " il leone" si è trasformato, a causa di un gesto e qualche parola sgraditi, in un nemico da fischiare in tutte le occasioni. L'ipotesi di un addio a fine stagione è sempre più probabile, anche se l'ingaggio elevato , il contratto lungo e l'età gli chiudono molte strade. Al momento non rientra nei piani del Milan, può sperare di diventare un'opportunità per l'Inter o per la Juventus; altrimenti gli resta la strada della Premier. Dalla Sardegna i biancocelesti ricominciano con l'obiettivo dell'Europa. Un traguardo diventato difficile, la lotta con Roma e Fiorentina potrebbe diventare serrata. Fonte: Corriere della Sera.