Il Tempo | Lazio, vietato distrarsi
Ecco la prima trappola per la Lazio. La passata stagione vittoria contro l’Inter a ottobre e, poi, la settimana successiva, show di Simeone con una delle peggiori sconfitte dell’era Sarri a Verona (4-1). Il tecnico lo sa, la trasferta di oggi (ore 18.30) a Marassi contro una Samp colpita al cuore dalla batosta di Salerno e con la panchina di Giampaolo che già scricchiola, è un primo crocevia importante per capire se la Lazio riesce a non cadere spesso dopo una super prestazione. Tant’è, l’avversario è temibile per tanti motivi, soprattutto nel suo stadio dove ha perso alla prima giornata contro l’Atalanta una sfida molto equilibrata e poi ha bloccato la Juve sullo 0-0. Sarri ne ha parlato ai suoi già nella pancia dell’Olimpico per lanciare l’allarme quando ancora i tifosi fuori festeggiavano il 3-1 inflitto all’ex Inzaghi: «Dobbiamo dare un seguito a questa partita e fare tutti insieme il salto di qualità. Nella scorsa stagione abbiamo sofferto i turni successivi alle partite europee e alle nostre grandi vittorie». C’è, quindi, attesa per la risposta di un gruppo che deve dare un segnale di continuità dopo tanti passaggi a vuoto quando il peggio sembrava passato.
Sarri ha parlato molto con la squadra in questi giorni e si aspetta una risposta importante. Per provare a centrare il primo successo in trasferta, confermato il blocco difensivo con Provedel che ha ormai superato Maximiano nelle gerarchie per il portiere (fatale al numero uno portoghese l’errore col Bologna, possibile rilancio contro il Feyenoord), Lazzari e Marusic sulle corsie esterne, Patric-Romagnoli coppia centrale (out Hysaj per un problema fisico). Il tridente Anderson-Immobile-Zaccagni è un altro dogma tanto più con Pedro che ha recuperato per la panchina ma non è al meglio dopo il colpo alla caviglia rimediato in allenamento, i veri dubbi sono centrocampo: Milinkovic-Savic è sicuro del posto, Marcos Antonio potrebbe far rifiatare Cataldi (ma il romano ha dato l’ok), mentre Vecino è ancora in vantaggio su Luis Alberto. Scalpita il Mago ma, se dovesse giocare il giovane brasiliano in mezzo, è più probabile che parta dalla panchina per evitare di cambiare due elementi sul tre del reparto mediano. In ogni caso il centrocampo è ancora un rebus. La Samp si è ricompattata dopo il tracollo all’Arechi, punta sulla spinta di Marassi e sulla coppia Sabiri-Caputo entrambi in passato molto vicini alla Lazio. Fischierà Aureliano che ha un solo precedente con i biancocelesti, il ko interno contro l’Udinese nel 2020. A seguire Immobile & co. ci saranno 1500 tifosi a confermare come il feeling tra squadra e tifosi è stato ormai ritrovato. Una vittoria a Genova per preparare al meglio la supersfida contro il Napoli, Sarri chiede massima concentrazione. Il Tempo/ Luigi Salomone